
La Scientifica dei carabinieri di Brescia durante il sopralluogo
Brescia - "Un gesto sconcertante, incomprensibile e inaccettabile – Così il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, commenta quanto accaduto ieri mattina all’alba in via Morelli – Per ora non ci sono rivendicazioni e pare si sia trattato dell’azione di un singolo, resta però la gravità di un atto riprovevole, che ha colpito una struttura che si occupa di vaccini e tamponi, gestita dalla Protezione civile e dagli alpini, su suolo comunale. Attendiamo che le indagini facciano il loro corso, fortunatamente i danni sono stati limitati e non hanno compromesso l’attività del centro, che già dalla stessa mattina è ripresa normalmente".
Le prese di posizione si sono moltiplicate in un tempo quasi immediato ed è ovviamente unanime la condanna per quanto avvenuto: due bottiglie incendiare lanciate dalla stessa mano nottetempo. "Un gesto vigliacco e doppiamente grave perché colpisce un simbolo della sofferenza di Brescia e di chi ha perso i propri cari, della generosità dei suoi cittadini e della speranza che i vaccini stanno ridando a chi vede da mesi chiusa la propria attività economica – commenta Viviana Beccalossi, presidente Gruppo misto in Regione – Se fortunatamente non si registrano danni alle persone e il centro vaccinale funziona regolarmente, resta la rabbia per un’azione spregevole e criminale, che tra l’altro ha colpito gli spazi mensa dove gli operatori e i volontari impegnati nelle vaccinazioni trovano un attimo di respiro".
Le fa eco Simona Tironi, vicepresidente commissione Sanità al Pirellone: "L’offesa a tutti noi è profondissima perché riguarda una delle prime linee della lotta al Coronavirus e inoltre colpisce un centro che è simbolo della solidarietà di tutti i Bresciani. Auspico che quanto prima si possa fare chiarezza su quanto accaduto e che le punizioni siano esemplari. La mia vicinanza va a tutte le persone impegnate in via Morelli, negli ospedali e sul territorio per la lotta al Coronavirus. La loro forza è anche la nostra. Non sarà certo un gesto deplorevole a diminuirla".