REDAZIONE BRESCIA

Bimbo nato con una paralisi cerebrale, ostetrica condannata: “Sbagliò a valutare il battito cardiaco”

Chiari, la dottoressa dovrà risarcire l’ospedale con 500mila euro. Ai genitori 1,5 milioni di euro

Chiari, ostetrica condannata per i danni provocati a un neonato

Chiari (Brescia) - Dovrà risarcire l’ospedale con 500mila euro l’ostetrica che sbagliò a valutare la frequenza cardiaca di un bimbo che stava per nascere provocandogli una paralisi cerebrale. Lo ha deciso la Corte dei Conti della Lombardia che ha riconosciuto la responsabilità sanitaria per colpa grave nei confronti della dipendente dell’Asst Franciacorta. 

La vicenda – come riporta il Corriere della Sera – risale al 2015. All’ospedale di Chiari venne alla luce un bimbo che era rimasto per lungo tempo senza ossigeno durante il parto. Riportò una paralisi celebrale. I genitori sporsero querela contro l’ospedale e 3 anni dopo venne raggiunto un accordo con l’Asst: ai genitori veniva corrisposto un indennizzo di 1,5 milioni.

Dopo la transazione partì l’indagine della Corte dei Conti che citò in giudizio la ginecologa e l’ostetrica di turno. In questi giorni, dopo 8 anni di perizie, è arrivata la sentenza: assoluzione per la ginecologa e condanna dell’ostetrica.

Secondo i giudici, quel giorno, dopo che la ginecologa intervenne per normalizzare il tracciato dell’attività cardiaca fetale, l’ostetrica non rilevò altri anomalia mentre, in realtà, il feto era tornato in sofferenza.

“È quindi evidente - dicono i giudici - che l’ostetrica, errando in modo macroscopico nella lettura del tracciato ctg definito chiaro da tutti i consulenti, non si è accorta del peggioramento delle condizioni del feto e ha omesso di avvertire la ginecologa, come previsto dal protocollo e dalle normativa sanitaria”. Condotte che “costituiscono indubbiamente omissioni gravemente colpose dalle quali è derivato il danno permanente al nascituro”. Per questo la professionista è stata condannata a risarcire l’ospedale