Batte un cuore bresciano nel ritorno di Renato Zero

Il nuovo progetto con la collaborazione della Filarmonica della Franciacorta e i piccoli cantori del coro delle voci bianche della scuola di Adro

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di Milla Prandelli

Il nuovo progetto discografico di Renato Zero, presentato nei giorni scorsi a Roma ha un cuore bresciano. Il magnifico “Atto di fede“ un libro + doppio cd di musica sacra con partecipazioni illustri conta sulla collaborazione della Filarmonica della Franciacorta e in particolare del suo coro internazionale (è quest’ultimo che partecipa al disco) che hanno sede a Chiari e Erbusco. "Siamo onorati di esser stati scelti da un artista del calibro di Renato Zero, con cui abbiamo da tempo un legame di lavoro e un proficuo interscambio professionale – spiega il Maestro Emiliano Facchinetti, responsabile della filarmonica e del coro, che fanno capo alla fondazione che porta il suo nome – per la Franciacorta e Brescia è un’occasione bellissima. A collaborare con Zero è il nostro coro internazionale la cui voce solista è quella della bresciana Angelica Paletti, mentre i musicisti sono diretti dal Maestro Edmondo Mosè Savio, pure lui bresciano". Non solo. Partecipano al lavoro di Renato Zero anche i piccoli cantori del coro delle voci bianche del santuario e della scuola Madonna della Neve di Adro. Tutto quanto riguarda i coristi bresciani, inoltre, è stato registrato a Castrezzato all’Auditorium Cavalli Musica da Maurizio Parafioriti con Danilo Madonia a fare da supervisor. L’orchestra che accompagna l’opera di Zero, invece, è la Budapest Orchestra. Nell’album uscito l’8 aprile si ascoltano nove meravigliosi brani inediti di musica sacra scritti e composti da Renato Zero e arrangiati e orchestrati dal Maestro Adriano Pennino per altrettanti testi, pensieri e riflessioni di quelli che Zero ha definito “gli Apostoli della Comunicazione“: Alessandro Baricco, Luca Bottura, Pietrangelo Buttafuco, Sergio Castellitto, Aldo Cazzullo, Lella Costa, Domenico De Masi, Oscar Farinetti, Antonio Gnoli, Don Antonio Mazzi, Clemente J. Mimun, Giovanni Soldini, Marco Travaglio, Mario Tronti, Walter Veltroni – e voci narranti di Oscar Farinetti, Pino Insegno, Giuliana Lojodice, Marco Travaglio, Luca Ward e Renato Zero stesso. Lo stesso Renato ha voluto presentare il progetto con queste parole ed un granitico interrogativo finale: "Ci siamo ammalati di silenzio – ha detto Renato Zero -Anch’esso probabilmente contagioso. Anche lo sguardo ne risente. Quei gesti necessari e molto più efficaci delle parole. Un silenzio che sbarra le porte. Che inibisce il respiro. Che toglie le forze e facilita la rassegnazione. E queste distanze si fanno sentire, eccome!". Renato Zero tornerà ad esibirsi live dopo oltre due anni e mezzo con Zerosettanta per festeggiare i suoi 55 anni di carriera.