Basta lunghi viaggi per curare la sclerosi

Centoventi pazienti residenti in Valcamonica e sul Sebino da questi giorni non sono più costretti ad affrontare il tragitto di 100 chilometri

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di Milla Prandelli

Centoventi pazienti affetti da sclerosi multipla residenti in Valcamonica e sul Sebino da questi giorni non sono più costretti ad andare a Montichiari per essere curati. Il nosocomio della bassa, difatti, manterrà le sue caratteristiche, ma verrà affiancato dall’ospedale di Valcamonica di Esine, grazie all’autorizzazione, da parte di Regione Lombardia all’avvio delle cure per la Sclerosi Multipla all’interno del reparto di neurologia, diretto dalla professoressa Marinella Turla. Camuni e Sebini, dunque, ora hanno il loro centro di riferimento, che farà loro evitare di guidare per oltre 100 chilometri per poter andare a curarsi, effettuare controlli ed esami. Il rapporto tra la struttura ospedaliera della bassa e quella delle montagne è comunque sempre stato particolarmente proficuo, dato che i pazienti potevano ritirare i loro farmaci a Esine. Ma nel presidio valligiano non ne era possibile la prescrizione, con il rischio di una mancanza di aderenze alla terapia dovuto all’impossibilità di recarsi fino a Montichiari di chi, per esempio, impossibilitato a guidare, senza parenti o forse solo troppo provato per spostarsi, non andava a farsi visitare. Ora tutti gli esami di Secondo livello potranno essere fatti in Valcamonica, dove saranno offerte anche terapie adeguate e il costante monitoraggio radiologico e riabilitativo. Il risultato è stato ottenuto grazie al lavoro dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla del territorio, che collabora con la Neurologia, ma anche grazie allo sforzo dell’assessore al Bilancio e Finanza di Regione Lombardia Davide Caparini, che ha ringraziato la direzione del Welfare per il lavoro svolto. Quello ottenuto. È un risultato importante per la sanità camuna, che soffre la lontananza dal capoluogo di provincia nonostante la presenza di due strutture di alto livello come Esine e d Edolo. Le iniziative che giungono dal territorio sono molte, da diverse associazioni, che grazie al loro impegno e alla collaborazione con gli ospedali Camuni riescono a favorire i residenti non ultima è stata l’attivazione di una iniziativa sulle leucemie per poter diffondere la cultura del dono di modo da curare in Valle quanti più pazienti possibili. L’hanno attuata Asst Valcamonica, Rotary Club Lovere Iseo Breno e Admo, che hanno incontrato gli studenti. "Grazie ad iniziative come queste continua la preziosa collaborazione fra il mondo del volontariato e la Sanità in Vallecamonica -dichiara Direttore Generale dell’ASST della Valcamonica, Maurizio Galavotti- Questo spirito ci permette di ottenere un valore aggiunto importante, sia dal punto di vista scientifico che dal punto di vista umano".