BEATRICE RASPA
Cronaca

Serle, caso Iushra: la parola passa alla scienza

Il sostituto procuratore il 13 ottobre incaricherà Andrea Verzeletti, medico legale del Civile di Brescia, di tentare l’estrazione di tracce genetiche dal piccolo teschio trovato domenica

Iushra

Brescia , 8 ottobre 2020 - Caso Iushra Gazi, la parola adesso passa alla scienza. Il sostituto procuratore Antonio Bassolino il 13 ottobre incaricherà formalmente Andrea Verzeletti, medico legale del Civile di Brescia, di tentare l’estrazione di tracce genetiche dal piccolo teschio trovato domenica sull’altipiano di Cariadeghe, tra Serle e Caino. Solo il Dna infatti potrà dire se quel cranio privo di mandibola e arcata dentaria superiore, avvistato da un cacciatore di cinghiali dietro un cespuglio, appartiene all’undicenne bengalese scomparsa il 19 luglio 2018 nei boschi impervi della zona durante una gita organizzata dalla Fobap-Anffas.

Iushra Gazi, affetta da autismo e compulsione a correre veloce, sfuggì al controllo dell’educatrice. La vicenda sotto il profilo penale si è conclusa con il patteggiamento di una pena di otto mesi da parte della donna e in un maxirisarcimento corrisposto dall’assicurazione della Fopab alla famiglia Gazi. I genitori di Iushra però non si sono mai capacitati del fatto che non si siano trovate tracce, nemmeno un lembo d’abito, a dispetto di settimane di ricerche intensive di 1.500 persone, rocciatori, cani molecolari, droni, elicotteri. Ora la scoperta del teschio potrebbe riaprire il caso. La Procura ritiene possa essere stato spostato dalle intemperie e dagli animali selvatici di cui Cariadeghe è ricca. È plausibile sia caduto da un punto dell’altipiano impervio e non battuto dalle squadre dei ricercatori perché impossibile da raggiungere. Qualora l’estrazione del Dna riuscisse – i resti non sono in buone condizioni – e confermasse l’identità, le autorità potrebbero disporre in zona ricerche di altri reperti ossei.