Atterra a Ghedi il nuovo F35, l’erede dei Tornado

La base aerea militare bresciana ospiterà i primi due aerei. Il generale Biavati: "Il futuro della nostra Forza Armata è già iniziato"

Migration

di Milla Prandelli

Un momento destinato a restare nella storia militare bresciana: quello in cui ieri, per le prima volta, un velivolo F-35, identificato dalla sigla "tail 6-01" è atterrato all’aeroporto militare Luigi Olivari di Ghedi: una delle basi più importanti dell’Aeronautica Militare Italiana, in una posizione strategica. Dopo il volo operativo di questo giovedì la base dovrà attendere alcune settimane per proiettarsi nella quinta generazione. I primi due velivoli entreranno in servizio tra qualche mese. "Oggi abbiamo presentato il nostro primo F-35 e presto un altro ce ne sarà assegnato – ha spiegato il comandante dei Diavoli Rossi, colonnello navigatore Giacomo Lacaita – entro fine anno, una volta terminati i lavori di riqualificazione dell’aeroporto saranno di sede qui. Pronti per l’attività addestrativa". A quaranta anni esatti dall’arrivo del primo Tornado, fiore all’occhiello della base bresciana, dove sono dispiegati diversi velivoli da combattimento di questo tipo, arriveranno dunque aerei di quinta generazione, "omniruolo", capaci di soddisfare tutte le "dottrine del potere aereo", dall’interdizione alla difesa aerea. Ieri l’atterraggio inaugurale. Ai comandi c’era il tenente colonnello pilota Ciro Maschione (nella foto), che prima di scender a terra ha volato in formazione con tre tornado, sorvolando più volte l’aeroporto in diversi assetti. Uno spettacolo che resterà scolpito nel ricordo delle pochissime persone presenti, selezionate anche per rispettare tutte le norme di sicurezza previste in caso di arrivo di un velivolo del genere, che non può né essere avvicinato né tantomeno toccato dai civili.

Una volta atterrato il tenente colonnello Maschione, emozionato e sorridente, è stato accolto dal Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, comandante della Squadra aerea di Roma, dal Generale di Divisione Francesco Vestito, comandante della 1ª Regione Aerea e Comando Forze da Combattimento di Milano e dal comandante dei Diavoli Rossi Lacaita. Era presente il prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà. "Oggi è un giorno che resterà negli annali – ha spiegato il generale Biavati –. Una pietra miliare nella nostra storia perché due generazioni si incontrano: quella del Tornado e quella dell’F-35, che è il futuro per la nostra Forza Armata, che ci rende in grado di interfacciarci con le altre nazioni".