REDAZIONE BRESCIA

Assolto il titolare del kartodromo "Non aggredì il direttore di gara"

Assolto "perché il fatto non sussiste". Vittoria giudiziaria ieri per il proprietario del kartodromo di Lonato, Marco Corberi, di cui molto si è parlato in questi giorni per il parapiglia del 4 ottobre al South Garda kart in occasione dei Mondiali (il pilota Luca Corberi, suo figlio, dopo essere stato buttato fuori strada da un concorrente gli ha scagliato addosso un alettone, poi è seguita una scazzottata con la sua partecipazione, e la vicenda è sfociata in ritiro delle licenze). Il proprietario dell’impianto era accusato di lesioni, ingiuria e danneggiamento per una vecchia vicenda che nell’ottobre 2013 lo aveva contrapposto all’ex direttore di gara Giancarlo Melchiodi. Un procedimento frutto di imputazione coatta, dopo che già il pm Cassiani voleva archiviare. Tra Corberi e Malchiodi all’epoca non correva buon sangue. Il primo mal digeriva lo stile di arbitraggio sopra le righe del secondo, tanto che era pure scattata una denuncia alle sedi sportive. I due una sera di sette anni fa si incrociarono al ristorante dell’impianto, volò qualche epiteto poco gentile, Corberi e Melchiodi entrarono in contatto, con un telefonino che cadde e si frantumò.

Qui le versioni divergono: per l’imputato, difeso dagli avvocati Ilaria Crema e Vanni Barzellotti, l’impatto tra corpi fu accidentale. Per la parte offesa, invece, che scivolò a terra procurandosi una frattura scomposta a una spalla, Corberi lo spintonò con violenza. Il giudice Andrea Gaboardi ha accolto la tesi della difesa. Testimonianze convergenti avrebbero infatti smentito l’aggressione. Melchiodi aveva chiesto la condanna e 100mila euro.

Beatrice Raspa