Assalto al treno dopo la discoteca: in stazione è delirio, si sale dai finestrini

Corte Franca, il locale chiude e l’attesa della prima corsa è un supplizio. Musica a tutto volume, atti vandalici sulle case. E poi tutti sul convoglio

Brescia -  Le porte del treno sono aperte ma l’affollamento a bordo è tale che nessuno riesce più a entrare. C’è chi spinge per ricavarsi lo spazio che serve a guadagnare almeno uno dei gradini che conducono nelle carrozze. Ma i più provano ad entrare dai finestrini. Qualcuno viene issato da chi è sulla banchina, altri invece afferrano le mani di chi è già dentro, perché li aiutino nell’arrampicata. Immediatamente a ridosso decine e decine di ragazzi, che premono impazienti, pronti, appena possibile, a provare a loro volta l’arrampicata. È un assalto, un vero e proprio assalto al treno, quello immortalato in un video girato domenica, nelle primissime ore del mattino, e postato poi sul social network Tik Tok. Tredici secondi in tutto, tredici secondi appena. Ma decisamente efficaci nel far comprendere quanto accade e si ripete da qualche tempo alla stazione di Borgonato, frazione del Comune di Corte Franca, in provincia di Brescia.

Quello preso d’assalto è il primo convoglio della giornata diretto a Brescia: siamo sulla linea di Trenord che la unisce a Iseo ed Edolo. Ad ammassarsi intorno alle carrozze sono giovani e giovanissimi reduci da una nottata alla discoteca Number One Disco, che dista circa un chilometro dalla stazione. I ragazzi hanno fretta di tornare a casa, evidentemente. Può essere che aspettino quel treno da un’ora o due. Certo è che tra l’orario di uscita dalla discoteca e l’ora in cui passa il primo treno c’è un lasso di tempo che per i residenti di Corte Franca e Adro è diventato un incubo nel senso letterale del termine. Tant’è che le amministrazioni comunali del territorio hanno chiesto a Trenord di anticipare la prima corsa della giornata.

In quel lasso di tempo vuoto capita spesso e volentieri che i ragazzi in uscita dalla discoteca si aggirino tra le vie del paese scandendo l’attesa del primo treno con atti vandalici, incursioni in ville e cortili privati, bivacchi nei vigneti e musica a tutto volume. I residenti sono stanchi, esausti. Nelle prossime settimane il fenomeno sarà al centro di un tavolo al quale siederanno Prefettura e Questura di Brescia, i Comuni coinvolti dai danni collaterali del deflusso del popolo della notte, e la stessa Trenord. Impossibile che l’azienda ferroviaria lombarda possa aggiungere corse: c’è, prima di tutto, l’esigenza di usare le ore notturne per la manutenzione di binari, mezzi e impianti, senza contare i costi che l’aggiunta delle corse comporterebbe. I sindacati, però, fanno sapere di aver segnalato più volte la situazione – anche a tutela dei lavoratori di Trenord – e altrettanto hanno fatto, come detto, i Comuni. "Le soluzioni ci sono – dichiara Luca Stanzione, segretario generale della Filt-Cgil Lombardia –, bisogna avere il coraggio e la responsabilità di investire le risorse necessarie. Bisogna filtrare attraverso tornelli e personale l’accesso alle stazioni in modo che possa arrivare in banchina solo chi ha il biglietto, bisogna creare una centrale operativa perennemente collegata con il personale di bordo e il personale di stazione, aumentare il presidio e il controllo del territorio".

Da Trenord fanno trasparire una certa perplessità per la mancata organizzazione – da parte degli enti locali – di un servizio di navette bus che conducano i ragazzi non solo in stazione ma negli altri Comuni. Di certo la malamovida sta segnando l’estate 2022, sia in Franciacorta e sul lago d’Iseo sia sul Benaco. Solo il 2 giugno scorso centinaia di ragazzi, per lo più stranieri, hanno messo a ferro e fuoco Peschiera del Garda e molestato alcune ragazze sul treno.