
Ad alcuni bastano 3 anni di residenza legale per chiedere e ottenere la cittadinanza italiana, come nel caso di...
Ad alcuni bastano 3 anni di residenza legale per chiedere e ottenere la cittadinanza italiana, come nel caso di chi ha ascendenti in linea retta di cittadini italiani. Per altri, pur essendo nati e cresciuti nel Paese, la strada è decisamente più a ostacoli. "Non è un paradosso che un nipote di italiani emigrati all’estero, che magari non ha mai vissuto in Italia, possa chiedere la cittadinanza dopo 3 anni e invece c’è 1 milione e mezzo di studenti che deve aspettare i 18 anni o, comunque, i tempi dei genitori?". A chiederlo, Raisa Labaran (nella foto), prima donna di seconda generazione ad occupare un seggio nel Consiglio comunale di Brescia. Nata in città, la domanda di cittadinanza l’ha potuta fare a 18 anni. "Devi comunque dimostrare di aver avuto la residenza continuativa – ricorda – e spesso capita che, poiché i genitori hanno avuto periodi senza lavoro, allora anche il 18enne risulta con un ‘buco’ e finisce nel calderone delle persone che aspettano anni per ottenere ciò che chiedono". Per un giovane studente, non aver la cittadinanza significa incontrare piccoli e grandi intoppi: non partecipare alle gite scolastiche all’estero, perdere ore per i rinnovi del permesso di soggiorno, ma anche non poter partecipare ai concorsi pubblici e alla vita politica, neanche come elettore. "Parliamo di persone che si sentono italiane al 100 per cento – sottolinea Labaran –. Ridurre a 5 anni il requisito della residenza legale sarebbe un primo passo". F.P.