PA.CI.
Cronaca

Botte a donna incinta durante una rapina: "Ho temuto per la mia bimba"

La vicenda riporta all’attenzione la questione della sicurezza a bordo dei convogli ferroviari

Ricoverata a Chiari, sta bene. Come la neonata (Fotolive)

Chiari, 16 settembre 2016 - Con il passare delle ore la paura sta finalmente lasciando spazio alla gioia. Da un letto dell’ospedale di Chiari la ragazza nigeriana di 28 anni rapinata e picchiata in treno da due albanesi che non si sono fermati nemmeno davanti alla gravidanza della donna. «Prima mi hanno insultato – racconta la giovane tenendo in braccio la sua bambina nata dopo il ricovero in ospedale – Quindi hanno cercato di rubarmi il telefono. A quel punto ho cercato di reagire per impedire che mi portassero via il cellulare».

La sua voglia di combattere ha trasformato in bestie i due 23enni albanesi. «A quel punto hanno cominciato a picchiarmi – racconta ancora spaventata per quello che ha dovuto subire in quei lunghi minuti di terrore – I pugni arrivavano ovunque. Hanno cercato di colpirmi sulla pancia e allora ho temuto davvero tanto per la bimba che avevo in grembo». Nonostante lo spavento la 28enne è riuscita a mantenere la lucidità e con il telefono è riuscita a scattare una fotografia degli aggressori.

«Un’improvvisa frenata del treno mi ha permesso di allontanarmi dallo scompartimento dove ero seduta – ricorda la 28enne residente a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo – Ho incrociato un controllore e ho chiesto aiuto. Ha chiamato i carabinieri e alla fermata di Rovato ho raccontato anche a loro quello che poco prima mi era accaduto. Mentre i militari poco lontano dalla stazione individuavano uno dei due aggressori (il 23enne è stato arrestato e ora attenderà il processo ai domiciliari), la ragazza è stata portata in ospedale dove ha partorito la sua bambina. «Sta bene – sottolinea – Ora finalmente la paura sta scomparendo». Poche ore dopo anche il secondo aggressore è stato individuato e denunciato.

La vicenda riporta all’attenzione la questione della sicurezza a bordo dei convogli ferroviari. «La Regione metterà a disposizione 3 milioni di euro per progetti dedicati alla sicurezza sui treni di Trenord – spiega l’assessore regionale Francesca Brianza – Quello che è accaduto alla 28enne incinta è un episodio terribile che arriva a poche ore dall’aggressione subita da un donna controllore che sulla tratta Milano-Tirano è stata presa di mira da uno straniero che non voleva pagare il biglietto». Nel mirino dell’assessore regionale finiscono così le politiche sull’immigrazione del Governo Renzi. «I protagonisti in negativo delle due vicende sono extracomunitari già conosciuti alle forze dell’ordine – ricorda Brianza – Una certa parte politica che fa finta di non accorgersi che siamo davanti a un’emergenza nazionale».