
A Vigevano 360 reclusi e 200 agenti
VIGEVANO (Pavia)
Lunedì difficile al carcere vigevanese dei Piccolini dove decine di detenuti di due differenti sezioni, nel tardo pomeriggio, hanno rifiutato di rientrare nello celle, danneggiato i locali e creato uno stato d’agitazione che ha reso necessario richiamare il personale libero dal servizio. La concitazione si è spenta nella tarda serata.
Secondo una prima ricostruzione, tutto sarebbe da ricondurre a un regolamento di conti tra alcuni detenuti. Per uno di loro, aggredito in modo molto violento, è stato necessario il trasporto al Pronto soccorso dell’ospedale cittadino. L’episodio, il più grave registrato nell’ultimo periodo, riporta prepotentemente all’attenzione il problema del sovraffollamento che affligge la casa di reclusione vigevanese, come molte altre nel Paese.
A Vigevano in particolare a fronte di 226 posti disponibili i detenuti sono 360, mentre la Penitenziaria conta 200 contro i 315 previsti nella pianta organica. "Un mix esplosivo – commenta Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria – che, unito a u’imperante disorganizzazione, rischia di rendere ingestibili le carceri. Come avevamo ampiamente previsto i provvedimenti repressivi, come l’introduzione del reato di rivolta e l’organizzazione di specifici gruppi d’intervento, non servono a nulla. Sono invece necessari interventi mirati a ridurre la densità detentiva, che oggi è di 16mila detenuti in esubero, rispetto alla capacità di accoglienza delle prigioni e a potenziare gli organici: oggi in Italia mancano 18mila agenti di Polizia penitenziaria. Fondamentale poi il potenziamento del servizio di assistenza sanitaria e psichiatrica e una riorganizzazione generale. In caso contrario, il rischio è andare incontro a un’estate ancora più complicata rispetto a quella dello scorso anno".
Umberto Zanichelli