Caldo record, crolli in Adamello: "Escursionisti a rischio"

Situazione instabile per le temperature roventi, i gestori del rifugio Gnutti avvertono gli escursionisti: "Non passate sotto cima Ugolini"

La cima Ugolini dalla quale è avvenuto un importante crollo di roccia

La cima Ugolini dalla quale è avvenuto un importante crollo di roccia

Passo del Tonale (Brescia) - Allarme sulle montagne dell’alta Valle Camonica e in particolare nella zona dell’Adamello per il clima rovente. I gestori del rifugio Gnutti hanno segnalato che "a causa dell’estate molto calda e dell’inverno con poche precipitazioni nevosi dopo il passo è raccomandato transitare sul ghiacciaio e fortemente sconsigliato stare sulle rocce sotto cima Ugolini, che è stata, tra l’altro oggetto di un importante crollo".

Dal rifugio segnalano che il tracciato per il bivacco Ugolini "al momento presenta condizioni delicate con lastroni di roccia in bilico". La via che transita sotto cima Ugolini, una guglia evidente che si nota quando si varca il passo Adamello, è tra le più frequentate dagli alpinisti ed escursionisti poiché non richiede l’uso dei ramponi. Le persone che in estate la percorrono sono moltissime. La montagna, in quella zona, raggiunge i 3.200 metri.

"La montagna va sempre affrontata con intelligenza e con la massima attenzione ai pericoli e meglio sarebbe affidarsi alle guide alpine, che conoscono il territorio – spiega Pierangelo Mazzuccheli, capo della V delegazione bresciana del Soccorso Alpino – quest’anno ad esempio, le guide di certo non seguono gli stessi percorsi dello scorso, perché le condizioni sono totalmente differenti. Il caldo è talmente intenso che le condizioni del ghiacciaio a metà luglio sono quelle che in genere si presentano a fine settembre inizi di ottobre. Unico lato positivo, per chi passa dai ghiacciai, è che i crepacci, non essendo coperti di neve, sono molto ben visibili e quindi evitabili". Nelle scorse ore l’azienda Elimast di Maffeo Comensoli, uno dei piloti di elicottero più noti di Lombardia ha pubblicato un video inquietante, che mostra come lo scioglimento del ghiacciaio Mandrone, abbia creato cascate e un ruscello che corre impetuoso verso valle. Le riserve idriche, insomma, sono allo stremo. E la montagna non abbastanza sicura.