Sfregiò l'ex con l'acido: padre e figlia ospiti dei nonni

Perotti sfregiò l’ex con l’acido, dopo il parto torna a casa di MILLA PRANDELLI

William Pezzullo (Fotolive)

William Pezzullo (Fotolive)

Brescia, 27 gennaio 2016 - Elena Perotti e la figlia appena nata Rebecca, non sono state dimesse ieri dalla clinica Poliambulanza di Brescia. Dovrebbero uscire oggi dall’ospedale e, salvo diversa decisione di giudici, trascorrere un periodo a casa dei nonni di Elena, in attesa di sapere dove la donna dovrà trascorrere il resto della sua pena agli arresti domiciliari e soprattutto, se potrà tenere con sé la piccola Rebecca e il primogenito, che lei ha sempre detto essere figlio di William Pezzullo, il fidanzato che quattro anni fa sfregiò con l’acido in un raid punitivo condotto con un amico.

«Per Elena, poter trascorrere del tempo con i nonni è un regalo e una benedizione – commenta Cristina Tramacere, avvocato della Perotti –. Però aspetta di sapere quale sarà il suo futuro. La speranza è andare in una comunità dove potrà tenere con sé Rebecca e ricongiungersi con il bimbo avuto quattro anni fa, che le manca tantissimo. Ovviamente desidera poter vedere anche il marito».

A Elena Perotti è stata tolta la potestà del primo figlio (non si sa se i giudici decideranno lo stesso per la secondogenita) fino alla fine della pena. «La donna – ha sottolineato Tramacere – non è mai stata giudicata una cattiva madre, come dalle perizie presentate dagli avvocati di parte. Nel tempo ha dimostrato di interessarsi al piccolo, alla sua crescita e alle modalità educative. Non ha mai nascosto l’interesse per il benessere del figlio, nonostante la nuova relazione e la nuova maternità, tanto da avere presenziato alle udienze in cui si è discusso del futuro del primogenito». Intanto William Pezzullo, l’ex sfregiato con l’acido dalla Perotti ha avviato una battaglia per vedere riconosciuti i diritti di chi come lui è stato sfregiato e per avere un aiuto dallo Stato.