Abusi sessuali sulla figlia Otto anni

Era accusato di violenze sulla piccola di tredici mesi. Arriva la condanna

Otto anni di reclusione per avere violentato la figlia di appena tredici mesi, averla filmata e poi aver diffuso i suoi video in Rete e nelle chat. Questa la condanna inflitta ieri al termine del processo in abbreviato nei confronti di un 35enne operaio di Carpenedolo, arrestato esattamente un anno fa con l’accusa di abusi, produzione, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

L’indagine, curata dalla Polizia postale di brescia e dal pm Alessio Bernardi, era stata avviata sulla scorta di una segnalazione partita dal Canada. Gli investigatori di oltreoceano si erano imbattuti in un florido giro internazionale di immagini e video pedopornografici rimbalzati sui telefonini di numerosi uomini di vari Stati.

Tra loro c’era appunto anche l’operaio bresciano - ma anche altri quattro italiani, rimasti a piede libero - sposato con una coetanea ignara e dall’apparenza irreprensibile.

Nel suo smarphone gli agenti hanno trovato centinaia di immagini e video raccapriccianti, tutti riguardanti violenze su bambini. Tra le vittime, appunto, c’era pure la figlioletta nata da poco più di un anno, abusata, filmata e gettata nel buco nero delle chat tematiche di Telegram. Il pm Alessio Bernardi ieri in aula ha chiesto la condanna a dieci anni. Il gup, Federica Brugnara, ne ha inflitti otto.

B.Ras.