Bollettino Coronavirus Lombardia: calano i contagi, altri 169 morti

8.853 casi con oltre 44mila tamponi. Aumentano (di poco) i ricoveri: +6 in terapia intensiva, +10 negli altri reparti

Emergenza Coronavirus

Emergenza Coronavirus

Milano, 21 novembre 2020 - Sono giorni decisivi per la Lombardia che spera di passare da zona rossa a zona arancione. Per questo i dati di oggi e dei prossimi giorni sono particolarmente importanti. Secondo gli esperti la Lombardia sta attraversando la cosiddetta fase di "plateau", un momento cioè, in cui i dati si stabilizzano. Si aspetta quindi la vera e propria discesa, attesa soprattutto dal fronte sanitario che sta affrontando la seconda ondata non senza criticità. Oggi, sabato 21 novembre, dei 34.767 casi registrati in Italia8.853 (652 ‘debolmente positivi’ e 140 a seguito di test sierologico) sono relativi alla Lombardia , con 44.294 tamponi processati. Numeri in calo rispetto ai ieri quando i contagi giornalieri erano 9.221 su 42.248 tamponi. In discesa quindi il rapporto casi-test molecolari, oggi al 19,9% contro il 21,8% del giorno precedenteI decessi di oggi in Italia sono 692, nella regione più colpita 169 (ieri 175), per un totale di 20.359 da inizio pandemia. Andando sul fronte ospedali lieve aumento dei ricoveri: incremento di 6 nelle terapie intensive, che hanno raggiunto quota 936 pazienti. In leggero aumento anche gli altri ricoveri: 10 i nuovi pazienti, nel complesso 8.314. Manca dunque il "segno meno" registrato giovedì, ma la crescita non è più esponenziale, come accadeva nelle scorse settimane. Nuovo forte balzo in avanti per i guariti/dimessi: +5.640 in 24 ore ( 183.472 da inizio emergenza, di cui 7.899 dimessi e 175.573 guariti). 

Bollettino Covid Italia sabato 21 novembre / Pdf

I casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore in Italia sono circa 2.500 meno di ieri, per un totale di 1.380.531. Le vittime dall'inizio dell'emergenza sono 49.261. In frenata l'incremento dei pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid: nelle ultime 24 ore aumento di "sole" 10 le persone nei reparti dedicati ai pazienti più gravi, per un totale di 3.758. Superata invece la soglia dei 34mila ricoverati nei reparti ordinari: sono 34.063, con un incremento rispetto a ieri di 106 pazienti. Gli attualmente positivi sono 791.746, 14.570 in più in un giorno. Riguardo le regioni, prima per nuovi contagi sempre la Lombardia seguita da Veneto (3.567 casi) e Campania (3.554) .

Bollettino Regione Lombardia 21 novembre

Dei nuovi casi lombardi 3.232 sono stati registrati a Milano e provincia. Seconda per numero di casi giornalieri la provincia di Varese che doppia il dato di ieri e arriva a sfiorare i duemila casi (1.970 in un giorno). Ancora alti - seppure in calo - i numeri di Monza e Brianza (758) e Como (655). A Brescia aumento di 462 casi, a Pavia di 358, a Mantova di 338, a Bergamo di 304. A Cremona i nuovi casi giornalieri sono 221, mentre a Lecco 160. Aumenti a due cifre a Lodi (77) e Sondrio (67). 

Covid in Lombardia: i dati di sabato 21 novembre
Covid in Lombardia: i dati di sabato 21 novembre

La Lombardia punta alla zona arancione

Ieri il ministro Speranza ha varato un'ordinanza (che scade il 3 dicembre) che conferma la zona rossa per sei regioni, tra le quali anche la Lombardia. Ma la data fatidica è quella del 27 novembre quando, sempre con il favore dei dati, la regione potrebbe passare da zona a rischio elevato a zona a rischio intermedio. Perché? In sostanza dal punto di vista dei dati, la Lombardia è già "in arancione tecnico" ma affinché si possa passare da uno scenario di rischio all’altro occorre attendere, come da decreto, la scadenza di venerdì 27 (cioè dopo due settimane di dati in miglioramento). 

Rt in netto calo (ma non basta)

A confermare i segnali incoraggianti anche i numeri del monitoraggio regionale della Cabina di Regia su Covid-19. Il report relativo al periodo tra il 9 e il 15 novembre racconta una Lombardia con un Rt al 1,25. Un dato in netto calo rispetto alla precedente rilevazione del 13 novembre quando l'indice era pari all'1,61 e quasi dimezzato rispetto al report del 9 novembre quando l'Rt lombardo era schizzato al 2,08. Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha comunque invitato alla cautela: "Sappiamo che l'incidenza segue a distanza di qualche giorno. Dobbiamo guardare con grande attenzione i dati per capire se inizia una decrescita rapida. Certamente fino a che non ci sono chiari segni di decrescita sotto una certa soglia, che consenta il tracciamento sistematico, diventa difficile ipotizzare un rilassamento delle misure". "Vediamo un'Italia monocolore, l'epidemia colpisce tutto il Paese - ha detto Brusaferro -.Non possiamo cantar vittoria perché l'indice Rt è ancora sopra 1 e i nuovi casi crescono anche se più lentamente, il nostro obiettivo è portare Rt sotto 1 per poter garantire la rapida riduzione dei casi. Una crescita lenta della curva non è l'obiettivo che vogliamo" raggiungere.

Covid in Lombardia il grafico elaborato sulle base del monitoraggio settimanale (dal sito del Ministero della Salute)

I dati del report del Ministero
I dati del report del Ministero

Indice di contagio Covid: cos'è l'Rt e perché è così importante

La macroarea al centro dell'epidemia

L'area più colpita dalla seconda ondata è sempre la stessa, quella che comprende Milano, Monza e Brianza, Varese e Como.  A conferma della "geografia dei contagi" di questa seconda fase pandemica anche oggi - dopo il Milanese con 3.232 casi - le altre zone più colpite sono Monza e Brianza, Como e Varese. La macroarea che comprende Milano, Monza e Brianza, Como e Varese ha raccolto 6.615 casi su 8.853 contagi lombardiSe i numeri dei contagi a Varese aumentano, non fanno in egual misura i ricoveri in ospedale anche se l'azienda ospedaliera locale, Sette laghi, resta comunque quella con più pazienti d'Italia. Al momento i ricoverati sono 597, ma nei giorni scorsi erano arrivati a 640. Troppo presto per tirare il fiato anche se la speranza è che il trend in discesa continui. Sono leggermente diminuiti i pazienti anche al San Gerardo di Monza, altra struttura sotto pressione, dove i ricoveri sono 430. In questo caso però l'alleggerimento è dovuto soprattutto al trasferimento in altri ospedali. La Lombardia non chiederà comunque differenziazioni di fascia al suo interno: "Continueremo la battaglia in maniera unitaria" senza fare "richieste di differenziazione territoriale. Anche sulla base degli esami dei dati che confermano come in questo momento l'epidemia in regione sta assumendo un comportamento unitario, cioé i dati delle singole province sono sovrapponibili" ha detto Fontana negli scorsi giorni dopo l'incontro Regione-sindaci. 

Rebus Natale: la Lombardia si prepara alle feste nell'era Covid

Nel frattempo uno dei temi al centro del dibattito è la gestione delle imminenti feste. Manca poco più di un mese al Natale. Un Natale nell'era Covid-19 destinato a cambiare le abitudini e le tradizioni dei lombardi. Per capire come saranno le feste nell'Italia alle prese con la seconda ondata di coronavirus bisognerà attendere il 3 dicembre, giorno in cui scadrà il Dpcm di Conte (che ha distinto l'Italia in zone di rischio per tre fasce di colori) e arriveranno le attese nuove disposizioni. Che quelle in arrivo saranno feste diverse, segnate dalle norme anti-Covid, in Lombardia lo si evince anche da alcune storiche cancellazioni. Quest'anno a Milano non ci sarà ad esempio la tradizionale Fiera degli Oh Bej Oh Bej, immancabile appuntamento per Sant'Ambrogio (patrono della città). E anche altri eventi attesissimi di dicembre andranno in scena in una veste nuova: saltata la "Prima" della Scala nella sua forma più tradizionale, il Piermarini è al lavoro per uno spettacolo alternativo.  Ma quali sono le misure al vaglio per consentire ai negozianti di prendere fiato dopo le chiusure legate ai lockdown regionali? L'idea di una Italia divisa in fasce di rischio dovrebbe rimanere. L'ipotesi più attuale è possa essere un Dpcm per il periodo dal 3 dicembre fino a ridosso di Natale e uno per le festività vere e proprie

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