
Aleksei Miranchuk
L’eurogol alla Finlandia di Aleksey Miranchuk non ha fatto esultare soltanto milioni di tifosi russi ma ha avuto un riverbero anche a Bergamo. Scatenando il popolo atalantino che ha invaso i social di post con il video della rete dell’attaccante moscovita, reduce da una stagione in chiaro scuro con la maglia nerazzurra. Talento cristallino, potenziale enorme, Miranchuk, 26 anni a ottobre, ha vissuto una stagione in salita con la Dea: ad agosto si è presentato in stampelle per un infortunio muscolare subito nell’ultima gara disputata con la Lokomotiv Mosca, quando ormai doveva solo firmare il contratto quinquennale con l’Atalanta.
Poi a novembre il Covid a bloccarlo per altre tre settimane, rallentandone un inserimento complicato dalla lingua e dalla mancanza di esperienza in altri campionati europei (per esempio l’anno precedente l’ucraino Malinovskyi era stato facilitato dalla precedente annata trascorsa in Belgio). Infine qualche incomprensione tattica, la difficoltà a trovargli una vera collocazione in campo da seconda punta, dopo averlo provato anche da trequartista. Alla fine Miranchuk ha messo insieme 25 presenze e 4 gol in serie A, per un totale di 31 gettoni e 7 reti includendo le coppe. Non male come numeri, ma di fatto non ha mai impattato, tranne il gol decisivo contro l’Inter a ottobre e quello contro la Lazio a febbraio in Coppa Italia. Ora l’Atalanta lo aspetta, sperando che questo Europeo con la maglia della Russia possa rilanciarlo: la dirigenza nerazzurra ha investito forte, acquistandolo per 15 milioni con un quinquennale da 7,5 di ingaggio complessivo. È stato preso per imparare da Josip Ilicic e diventarne l’erede: l’euro gol segnato alla Finlandia fa ben sperare. Bergamo aspetta il suo zar per il prossimo campionato.