
Samantha Tagliaferri, sindaca di Castione della Presolana
Castione della Presolana (Bergamo) – Un cambiamento storico. Per la prima volta Castione della Presolana sarà guidato da una donna. Samantha Tagliaferri, 50 anni, sposata, due figli, geometra da quasi 30 anni responsabile del servizio Urbanistica ed Edilizia del Comune di Rovetta, è la nuova sindaca. La vittoria alle amministrative è stata netta in tutte e tre le sezioni elettorali. Candidata della civica “CambiAmo Castione“, con il 55,3% dei voti (1.199) ha avuto la meglio su Leonardo La Rosa, in campo con la civica “Castione - Comunità e Futuro“, che ha ottenuto il 44,7% (969 voti complessivi).
Cosa ha pensato dopo essere diventata la prima donna sindaca di Castione?
«Nulla di particolare. Già trent’anni fa, quando ho iniziato il lavoro a Rovetta, non erano molte le donne con un incarico simile, sono abituata. Ovviamente sono contenta del risultato, ma niente di più».
Che tipo di sindaco vuole essere per la sua comunità?
«Non sono una politica. Inutile fare grandi promesse. Sarò un sindaco pratico, molto diretta e attaccata alle associazioni».
ll nome della sua lista fa riferimento al difficile periodo che ha attraverso il Comune.
«Gli ultimi sono stati anni difficili, caratterizzati da una profonda confusione amministrativa, culminata con le dimissioni del precedente sindaco e dal commissariamento, e dalla poco valorizzazione del territorio. La mia intenzione è di valorizzare il territorio boschivo, rivedendo le questioni riferite agli affitti degli alpeggi, incrementando le offerte per i gestori, oltre alla sistemazione delle strutture di proprietà comunale adatte al servizio turistico. Collaboreremo con il Cai per sistemare i sentieri, visto che alcuni si trovano in stato di disuso».
Insomma avete intenzione di lavorare alla creazione di un piano turistico.
«Esatto. In questi anni Castione si è isolata e deve iniziare a riallacciare i rapporti con tutti gli enti e i Comuni vicini: Castione ha le potenzialità di tornare ad essere un comune forte».
Manterrà il suo incarico al Comune di Rovetta?
«Certamente. Con la mia squadra stiamo lavorando bene e non vedo il motivo di lasciare il posto».
Come hanno preso in famiglia la sua decisione di candidarsi a sindaco?
«All’inizio mi hanno detto “ma chi te lo fa fare?“. Alla fine, però, erano felicissimi della vittoria».
Perché si è candidata?
«Per l’esperienza che penso di avere. Nel mio gruppo ci sono persone meravigliose. Faremo grandi cose».