REDAZIONE BERGAMO

Veranda abusiva, demolizione tra le proteste

È servito l’intervento della polizia locale per placare il padrone di casa

Attimi di tensione ieri mattina a Telgate, in seguito alla demolizione del portico di una villetta in via Divisione d’Acqui. Nel giardino, una famiglia italiana di etnia rom aveva costruito una nuova veranda, trascurando un dettaglio essenziale: le autorizzazioni necessarie. Un abuso edilizio risolto dal Comune con l’abbattimento della struttura. L’operazione è scattata ieri mattina. Sul posto c’erano i responsabili dell’ufficio tecnico, gli agenti della polizia locale, i carabinieri della stazione di Grumello e il sindaco Fabrizio Sala (Lega). Era stato proprio lui, un paio di anni fa, a far partire la procedura, dopo le segnalazioni di alcuni abitanti della zona. I vicini avevano raccontato di quella veranda costruita a fianco della villetta, nel giardino da circa 25 metri quadri. Dalle verifiche è emerso che la famiglia residente, una coppia con tre figli, non aveva le autorizzazioni per quella struttura. I ricorsi prima al Tar e poi al Consiglio di Stato dei proprietari hanno dato ragione all’amministrazione. Così è iniziata la demolizione, durante la quale non sono mancati momenti di tensione per le proteste del padrone di casa, placate dalla polizia locale.

"Abbiamo ribadito che tutti i cittadini devono rispettare la legge e se qualcuno non lo fa, noi siamo pronti a intervenire - dice il sindaco Sala -. Il terreno su cui è stata costruita la veranda è stato confiscato e ora è di proprietà del Comune. Il costo della demolizione, 7.500 euro, sarà addebitato al proprietario".

Fabio Viganò