
La polizia è intervenuta alla Pam
Bergamo, 14 novembre 2021 - Volevano divertirsi e per farlo hanno deciso di svuotare l’estintore dell’autobus contro i finestrini. Non solo: mentre erano all’opera hanno pensato bene di farsi riprendersi con il cellulare. Ed il filmato messo in rete è diventando virale. Peccato per gli autori che sia finito anche nelle mani della polizia: così sono scattate le indagini che hanno smascherato gli autori della bravata. Sono tre studenti minorenni, due di 15 anni e uno di 16 anni, denunciati per danneggiamento dagli agenti del Commissariato di Treviglio. L’episodio è accaduto il 5 novembre. Manca poco all’una quando i tre, che frequentano un istituto professionale di Treviglio, usciti dalla scuola al termine delle lezioni si dirigono verso la fermata della stazione centrale e salgono su un bus di linea. Durante il tragitto, per una sorta di sfida con i compagni di scuola, decidono di svuotare uno degli estintori di sicurezza e nonostante i richiami dell’autista iniziando a spruzzare schiuma nell’abitacolo del pullman e vanno avanti, incuranti delle urla del conducente. Questo mentre altri studenti che si trovavano a bordo continuano a incitarli e sostenerli nella loro bravata. Intanto un altro ragazzino li riprende con il cellulare e il filmato, come un trofeo della bravata, fa il giro della rete e in poco tempo diventa virale. Il video, però, viene presto in possesso anche degli investigatori del Commissariato trevigliese della polizia di Stato, agli ordini del vicequestore aggiunto Marco Cadeddu. Gli agenti iniziano così a raccogliere elementi sulla vicenda per smascherarne gli autori. Per prima cosa contattatano la società di autotrasporti che gestisce la linea perché venga formalizzata un denuncia. Dopodiché la polizia procede a identificare i tre minori ripresi nel filmato, tutti residenti nella Bassa bergamasca. A quel punto i ragazzi e le rispettive famiglie vengono convocati in Commissariato e a carico dei tre studenti viene contestato il reato di danneggiamento di cui risponderanno davanti al tribunale dei minori di Brescia.