Uniti nel tragico destino . Kevin morto come l’amico

Incidente in moto a Miami, si è spento anche l’altro ragazzo. "In paradiso con Giuseppe"

Le sue condizioni, dopo l’incidente in moto, erano apparse subito gravi. Ricoverato al Jackson Memorial Hospital, in Florida, Kevin Drago, 31 anni, di Urgnano, era stato sottoposto a diversi interventi chirurgici alla testa e alla milza. Un quadro clinico che lasciava poche speranze: mercoledì notte il decesso che ha posto fine a una lunga agonia. La notizia nel paese della Bassa è arrivata con un sms del papà del giovane a una cerchia ristretta di persone. La conferma dal parroco don Stefano Bonazzi: "Ho ricevuto il messaggio sul cellulare dal padre alle 3 di notte. Kevin è tornato in paradiso assieme con il suo amico Giuseppe". Kevin Drago, amante dei viaggi, era partito per gli Stati Uniti assieme all’amico Giuseppe Ghidotti, 28 anni, stesso paese, compagno di avventure per il viaggio che avrebbe dovuto significare una nuova vita. Ma negli States i due amici hanno trovato la morte che ha posto fine a ogni sogno e avventura. Il giorno dell’incidente. Era Pasquetta. Amici da una vita, le strade di Giuseppe Ghidotti e Kevin Drago si erano incrociate nuovamente a febbraio dell’anno scorso a Barcellona, dove il trentunenne aveva trovato lavoro in un ristorante come pizzaiolo e cameriere. La Spagna era una tappa intermedia del suo continuo girovagare. Dallo scorso autunno Giuseppe e Kevin si erano trasferiti a Miami. Il giorno di Pasquetta erano in sella alla moto per fare un giro. Lunga le strada l’incidente, stavano tornando a casa. Giuseppe era morto sul colpo, mentre Kevin era rimasto ferito in modo serio. Il papà e la mamma di Kevin, Giancarlo e mamma Maristella, la sorella Syria erano andati in Florida per seguire da vicino il figlio ricoverato al Jackson Memorial Hospital, nel reparto di Terapia intensiva. Poi gli interventi chirurgici e l’inizio di una lenta agonia. Per sostenere le cure erano state lanciate due raccolte fondi. In meno di 12 ore erano state raccolti circa 7mila euro grazie alla generosità di amici, parenti ma anche di molti sconosciuti. Francesco Donadoni