L’omicidio la sera del 19 febbraio 2022 a Fara Gera d’Adda. Ieri prima udienza del processo in Corte d’assise presente l’imputato, Carlo Fumagalli, 49 anni, operaio, accusato di avere ucciso la compagna Romina Vento, 44 anni, madre dei suoi due figli minori (che oggi hanno 17 e 13 anni). Il figlio maggiore, avuto da una precedente relazione, era in aula. Così come la mamma della vittima, Sofia Venerina, e il fratello di Romina, Luca Vento: sono loro che ora si prendono cura dei figli di Romina, che si sono costituiti parte civile. Un processo che si gioca sull’aggravante della convivenza tra l’imputato e la vittima che potrebbe costare l’ergastolo. I difensori di Fumagalli, avvocati Luca Bosisio e Carmelo Catalfamo puntano a ottenere il rito abbreviato. Come già all’udienza preliminare, ieri i difensori hanno sollevato una questione di illegittimità costituzionale sull’aggravante contestata, ossia la convivenza "more uxorio", che ha impedito a Fumagalli di chiedere riti alternativi. La Corte si è riservata. Fumagalli si lanciò con l’auto nel fiume per poi spingere sott’acqua la compagna: lo confessò dopo l’arresto. f.d.