
Antonio Monella con la moglie (De Pascale)
Arzago d'Adda (Bergamo), 10 novembre 2014 - La domanda di grazia per Antonio Monella, l’imprenditore che nel 2006 uccise a colpi di fucile un ladro albanese di 19 anni, Ervis Hoxa, è ferma al Ministero di Giustizia perché Napolitano la prenda in considerazione. Il Presidente ha tre strade da scegliere: rigettare la domanda, accoglierla (cosìcchè Monella potrebbe lasciare il carcere) o concedere la grazia parziale. L’imprenditore che ha ucciso il ladro che si introdusse nel cortile di casa sua per rubare un Suv, potrebbe in questo modo essere affidato ai servizi sociali.
Intanto si allarga il fronte dei comuni guidati dalla Lega Nord che chiedono la grazia per Antonio Monella. L’uomo, che è stato condannato in via definitiva a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni per omicidio volontario, dall’8 settembre scorso si trova chiuso nel carcere di Bergamo, dove si è presentato spontaneamente dopo che la sentenza è passata in giudicato. Dopo Seriate, questa volta è il comune di Spirano a invocare l’intervento del presidente della Repubblica. In questi giorni in paese sono comparsi degli striscioni con la scritta: «Grazia per Antonio Monella». «Noi siamo dalla parte degli onesti», commenta la Lega Nord di Spirano sulla propria pagina Facebook, dove ha anche ringraziato i cittadini che «in sole due settimane ci hanno fatto raccogliere 800 firme a suo favore». L’iniziativa a sostegno di Monella era partita lo scorso settembre, quando il segretario provinciale del Carroccio, Daniele Belotti, aveva invitato i sindaci, anche quelli non appartenenti alla stessa area politica, a dare un segnale di «solidarietà umana verso una persona onesta che si trova ingiustamente in carcere».
La prima amministrazione ad accogliere l’invito era stata quella di Telgate, seguita poi da quella di Seriate che per veicolare il messaggio aveva sfruttato i display comunali. Nei mesi scorsi, invece, per raccogliere firme a favore della richiesta di grazia si era mosso anche il mondo politico locale con un sostegno bipartisan all’imprenditore: per lui si era mosso il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, ma anche, tra gli altri, il sindaco di Arzago d’Adda, Gabriele Riva, che è pure segretario provinciale del Pd, oltre a vari parlamentari di diversi schieramenti. Un mese e mezzo fa il legale di parte civile, l’avvocato Marco Negretti, che assiste i familiari del giovane albanese ucciso, aveva spedito ai difensori dell’impresario di Arzago d’Adda la ricevuta dell’avvenuto versamente della provvisionale di 170mila euro versati a madre, fratello e sorella di Hoxa.
di Michele Andreucci