Treviglio, colta da infarto la donna che ha ucciso il vicino

Silvana Erzembergher, 71 anni, è in Terapia intensiva e non ha sostenuto l’interrogatorio del gip. Stabile la moglie della vittima

Un fermo immagine da un video mostra Silvana Erzemberger la 71enne che ha sparato ai vicin

Un fermo immagine da un video mostra Silvana Erzemberger la 71enne che ha sparato ai vicin

Treviglio (Bergamo), 1 maggio 2022 - ​Viste le sue condizioni fisiche, non era in grado di sostenere un interrogatorio davanti al gip per la convalida. Anche i medici avevano sconsigliato di sottoporre la paziente a uno stress simile. Venerdì Silvana Erzembergher, 71 anni, ha avuto un principio di infarto, al punto da essere trasferita al reparto di Terapia intensiva nell’unità coronarica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII.

E infatti, la 71enne, assistita dall’avvocato Andrea Pezzotta, ha deciso di avvalersi e di non rispondere. Come aveva fatto giovedì, in caserma a Treviglio, davanti al pm Guido Schininà che le contesta l’omicidio volontario e il tentato omicidio. Domani, sempre al Papa Giovanni XXIII verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Luigi Casati. L’esame chiarirà il numero di colpi calibro 38 esplosi dalla 71enne con il suo revolver. Stando ai rilievi la donna avrebbe esploso quattro colpi all’indirizzo di Casati, 62 anni, ex metalmeccanico in pensione. Colpi sparati all’addome, e altri tre alle gambe della moglie della vittima, Monica Leoni, 57enne, le cui condizioni sono stabili. Nell’appartamento di via Brasside, dove la Erzembergher viveva da sola dopo la morte del marito Fulvio Zanda (commerciante di abbigliamento), i carabinieri di Bergamo nella perquisizione hanno trovato e sequestrato 42 cartucce di calibro 38. La donna deteneva un regolare porto d’armi per uso sportivo: a giugno er previsto il rinnovo della licenza (che le sarebbe scaduta nel 2021, ma rinnovata per via della pandemia). Quel revolver non lo usava quasi mai. Al poligono di tiro di Treviglio, si era vista solto un paio di volte: nel 2000, quando si iscrisse, e poi nel 2015, per il brevetto. Poi di lei non c’è traccia. Sulla dinamica dei fatti, non paiono esserci dubbi. Silvana Erzembergher era ossessionata da quella coppia che viveva nello stesso condominio di via Brasside.

Non riusciva più a sopportare Luigi e Monica. Li accusava di scherzi, di suonare al citofono. In realtà, è poi emerso che era lei, Silvana, che si comportava così, suonando a un vicino. Aveva accumulato rabbia al punto da farle impugnare la pistola: Luigi Casati sta portando a spasso la cagnolina, quando la 71enne ha fatto fuoco. E poi ha rivolto l’arma contro Monica Leoni, che aveva raggiunto il marito per soccorrerlo. E la figlia di Silvana, Monica Zanda, ha chiesto scusa. "Non era lei, quando ha fatto quella cosa. Lei non fa del male a nessuno, ama i cani".