Uno scontro di perizie al processo in Corte d’assise (presidente Giovanni Petillo) per l’omicidio di Maria Antonietta Lanzeni, 84 anni. Imputato il marito, Orazio Gualtieri, 82 anni, pensionato, difeso dall’avvocato Luigi Villa. Episodio accaduto il 9 luglio 2019 nell’appartamento di Treviglio, dove viveva l’anziana coppia. L’imputato è parzialmente incapace, come sostiene il consulente nominato dalla corte, o del tutto incapace, per il perito della difesa? Il tribunale ha così deciso di risentire il consulente della difesa nell’udienza programmata per il 20 maggio. Ieri mattina è stato sentito il consulente nominato dal tribunale, la dottoressa Marina Carla Verga, dell’Università degli studi di Milano, a cui è stato affidato l’incarico di effettuare una controperizia a Orazio Gualtieri. A richiederla è stata l’accusa, rappresentata dal pm Letizia Ruggeri. Per la dottoressa Verga l’imputato, al momento dell’omicidio della moglie, era parzialmente incapace di intendere. Non così per il perito nominato a suo tempo dalla difesa, la dottoressa Cristina Colombo, psichiatra del San Raffaele di Milano, che durante la sua deposizione aveva spiegato che Orazio Gualtieri in quei frangenti "non era presente", come a dire che era totalmente incapace di intendere. L’anziano soffriva di depressione. Dopo aver ucciso la moglie aveva cercato di farla finita. F.D.
CronacaTreviglio, omicidio dell’anziana: è scontro di perizie sul marito