
Sul mondo del lavoro pende la spada di Damocle del Covid
Treviglio (Bergamo) - Una nuova azienda , nel settore delle batterie per auto elettriche, a Treviglio. Si tratta di Ecomet Refining, una realtà che opera da alcuni anni nella zona cremonese, nel ramo del recupero e raffinazione di metalli preziosi presenti nei rifiuti industriali e orafi. L’azienda si appresta a realizzare a Treviglio – a breve, operatività prevista nel 2022 – un moderno impianto che prevede il riciclo di batterie a ioni di litio per le auto elettriche. Si presenta come un’impresa assolutamente innovativa in materia.
La conferma viene dallo stesso amministratore delegato Alberto Tosoni, secondo il quale in questo tipo di attività sono finora impiegati in Europa solo la Ecomet (sede a Spino d’Adda, dove fu fondata nel 2013) e una ditta belga. Dunque un primato operativo importante e qualificante in un settore particolarmente innovativo, in aggiunta a quello tradizionale sul ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti. Perchè Treviglio per il nuovo impianto? La scelta del capannone sito in zona Pip, laddove operava la ex Sisterama (azienda di filati dismessa nel 2011), è stata propiziata in primo luogo dalla felice ubicazione geografica di Treviglio – un’area vicina a Milano, Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona, centro oroidrografico della Lombardia – e dalla sua vicinanza all’autostrada Brebemi, che di per sé si rivela ormai da tempo una forte attrazione per attività imprenditoriali.
Lo dimostra il numero elevato di aziende (soprattutto di logistica) che si sono insediate lungo il percorso dell’infrastruttura viaria. La Ecomet entra in un capannone dismesso a Treviglio , e questo fa parte anche di una scelta amministrativa locale tramite la quale si vogliono favorire gli insediamenti di realtà produttive in immobili già esistenti, evitando il consumo ulteriore di suolo. Il nuovo impianto di Treviglio, secondo il progetto, intende duplicare quanto già si fa nell’azienda-madre di Spino d’Adda attraverso l’innovativo riciclo delle batterie e comunque potenziando l’unità operativa sia sotto il profilo produttivo che del personale. Si parla per l’impianto di Treviglio di assunzione di dipendenti fra trenta e cinquanta unità a regime.