Treviglio, 25 gennaio 2024 – La lite per la fila saltata è un classico di negozi e uffici pubblici. Ieri pomeriggio nel centro storico di Treviglio, nella Bassa Bergamasca, il bisticcio è degenerato in un’aggressione, oltretutto commessa ai danni di un uomo con figlio disabile.
I fatti. Ieri pomeriggio, verso le 17.15, un uomo di 65 anni arriva in farmacia per l’acquisto di alcuni medicinali. È accompagnato dal figlio disabile. Per questo, forse, viene chiamato subito al banco, senza doversi munire di ticket e mettersi in coda come gli altri. Una precedenza che non è gradita a uno dei clienti, che si è sentito scavalcato dal “solito furbetto” (appellativo che, ovviamente, non si può appioppare al papà con figlio disabile).
Il cliente infuriato inizia a discutere con il padre al quale è stato concesso di saltare la fila. Questi, probabilmente, risponde. È un attimo. L’acquirente irritato si scaglia contro il 65enne mentre sta lasciando la farmacia, colpendolo ripetutamente e gettandolo a terra. Il padre aggredito, sotto gli occhi del figlio disabile, batte la testa.
Vengono chiamati i soccorsi. Gli operatori del 118 portano il ferito in pronto soccorso a Treviglio. Qui è rimasto tutta la notte, sotto osservazione, venendo dimesso in mattinata. Il picchiatore è stato identificato: la prognosi, però, è sotto i cinque giorni. Toccherà al 65enne decidere se sporgere querela.
Al ferito, intanto, arriva la solidarietà della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani. “Apprendiamo con profondo dispiacere la notizia dell’episodio avvenuto ieri in una farmacia di Treviglio – si legge in una nota firmata dal presidente Andrea Mandelli – dove un 65enne accompagnato dal figlio disabile è stato violentemente aggredito da un altro utente per esser stato chiamato dal farmacista al banco senza prendere il numero per la coda. È un atto di violenza ingiustificato che lascia davvero tanta amarezza ed è un segnale che deve farci riflettere su quanto la nostra società abbia smarrito i suoi valori più profondi della solidarietà e del rispetto verso il prossimo”.
Il portavoce dei farmacisti chiude esprimendo “la massima vicinanza all’uomo aggredito e a suo figlio, e la piena solidarietà al collega coinvolto in questa triste vicenda mentre era impegnato al servizio della comunità. Episodi di intolleranza e di violenza, che purtroppo si ripetono con preoccupante frequenza, non dovrebbero coinvolgere chi si prende cura del benessere dei cittadini. La farmacia è un presidio di salute, ma è anche un luogo di accoglienza dove le persone, soprattutto quelle più vulnerabili, in qualsiasi momento possono trovare ascolto e conforto da parte del farmacista”.