
Un treno di Trenord (Ansa)
Bergamo, 4 novembre 2016 - Il Comitato Pendolari Bergamaschi sul piede di guerra per la decisione presa da RFI e Regione Lombardia di modificare gli orari dei treni regionali della linea Bergamo-Milano via Pioltello, a seguito dell’avvio del servizio AV Trenitalia nella tratta Brescia-Treviglio. Dopo l’incontro dello scorso luglio, il CPB – insieme ai rappresentanti regionali dei viaggiatori – si aspettava un’ulteriore convocazione di chiarimento e condivisione e non una riunione durante la quale le decisioni piovessero dall’alto, come scelte obbligate.
E così, ecco che scrivono: "L’entità delle novità pregiudicano, secondo il CPB in modo sostanziale, il già precario servizio offerto all’utenza della provincia di Bergamo. Ricordiamo che la qualità del servizio offerto fino ad ora indica che la linea Bergamo-Milano via Pioltello è già pesantemente penalizzata da varie problematiche di carattere infrastrutturale. I tempi di percorrenza della direttrice in oggetto, in relazione ai chilometri percorsi, sono attualmente estremamente dilatati. Il treno più veloce impiega, ritardi esclusi, 48 minuti, per effettuare un percorso di 56 chilometri. Tenendo conto del fatto che il numero di pendolari e viaggiatori che fanno uso del treno è notevolmente elevato (10 milioni di passaggi annui, 10mila viaggiatori pendolari al giorno stimati) e che la linea serve, oltre che i lavoratori e gli studenti, anche coloro che usufruiscono dell’aeroporto di Orio al Serio, ci saremmo aspettati dai gestori del servizio un’attenzione particolare, che purtroppo puntualmente non riscontriamo".
Il Comitato sottolinea: "Alle nostre osservazioni e perplessità a riguardo, evidenziate nello scorso luglio, avremmo voluto avere delle risposte e dei chiarimenti che non sono arrivati; ci chiediamo cosa possa servire incontrarsi se poi le scelte ci vengono imposte e calate dall’alto senza che si possa dibattere in modo costruttivo. L’anticipo dei treni in partenza da Milano Centrale al minuto ‘05 pone dubbi sull’osservanza degli orari e pone i pendolari orobici di fronte all’ennesima penalizzazione. I tempi per il rispetto della ‘simmetria di orario’ e del ‘cambio banco’ sono a rischio e comunque soggetti a molteplici variabili che fanno della nostra linea una delle più vulnerabili ai disagi; questo già in un quadro precario; i disservizi degli ultimi tempi stanno a dimostrarlo. L’anticipo al minuto 05 rende praticamente impossibile, per coloro che devono terminare l’attività lavorativa alla fine dell’ora (turnisti, o chi non ha flessibilità d’orario), l’utilizzo efficace del treno, implicando attese in stazione, che nelle ore di morbida arrivano anche ai 50 minuti".
E ancora: "L’anticipo al minuto 05 dei Milano-Bergamo pregiudica anche la coincidenza per coloro che prendono il suburbano S5-S6 da Milano e fermano a Pioltello per prendere il treno per Bergamo. Il tempo di coincidenza scende da 5-7 minuti a 0-2 minuti. Praticamente è impossibile sfruttare questa opzione di viaggio e i pendolari saranno obbligati ad altre scelte, alcuni dovendosi munire a proprie spese anche di ulteriori abbonamenti (integrati metropolitana per esempio). Insomma, a seguito di investimenti cospicui, chi ancora una volta non ne trae beneficio ma probabilmente acquisisce ulteriori disagi sono ancora i pendolari bergamaschi che non vedono ridurre i loro tempi di viaggio da decenni. I pendolari bergamaschi sono stanchi di sopportare".
I pendolari concludono: "Non vogliamo assolutamente che l’alta velocità MI-BS si traduca per noi in instradamento sulla linea cosidetta “lenta” accodati ai treni suburbani S5 e S6, né che si aggiungano fermate che dilatino necessariamente i tempi di percorrenza. Esigiamo da tempo un servizio efficiente che ci dia tempi di viaggio certi e più veloci. Non riteniamo corretto che l’alta velocità della Milano-Brescia – risorsa importante per il Paese - significhi ancora più bassa velocità per la Bergamo- Milano e nessun genere di promessa di maggiore e migliore servizio, a differenza di quello che accade per esempio per gli amici di Brescia e Verona, che avranno prospettive a medio termine di nuovo servizio, per giunta più veloce senza fermate intermedie (le cosidette “Frecce Verdi”). Da queste modifiche di orario i pendolari bergamaschi si aspettano, quantomeno, il mantenimento degli orari e dei tempi di percorrenza vigenti oggi o il CPB assumerà iniziative adeguate nel caso queste condizioni non venissero rispettate".