A Tavernola la frana rallenta, ma non i disagi

Dall’altra parte del lago, a Iseo, sospesa la dialisi. Ma la strada a Tavernola potrebbe riaprire

Rilievi sulla strada danneggiata dalla frana

Rilievi sulla strada danneggiata dalla frana

Tavernola Bergamasca (Bergamo) - La frana che incombe sopra Tavernola e la cementifera rallenta la sua corsa e presto la strada che dal paese porta a Parzanica potrebbe riaprire. Il sindaco Ioris Pezzotti, però ha bisogno di aiuto, poiché la sola presenza dei volontari di protezione civile potrebbe non bastare, anche perché sarà necessario un presidio esteso agli orari di apertura. "Chiediamo la disponibilità di uomini e mezzi delle forze dell’ordine o dell’Esercito Italiano qualora la strada Tavernola – Parzanica Riaprisse – spiega Ioris, ma anche di poter installare un impianto semaforico con chiusura automatica tramite sbarre, di posizionare barriere paramassi nei punti nevralgici e più a rischio e di installare un pontile a Portirone per consentire al traffico di evitare l’interruzione della litoranea 469".

Il sindaco vorrebbe pure la costituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione dei Comuni che analizzi cause e concause del fenomeno e che individui le metodologie più adeguate da mettere in atto per la risoluzione del problema, in quanto sulle spalle delle comunità non può assolutamente e non deve rimanere questa questione anche nei prossimi decenni. L’allerta, nonostante il rallentamento della frana rimane e il codice resta giallo.

Intanto a Iseo, come ha confermato il sindaco Marco Ghitti "è stato sospeso il servizio di dialisi fino a quando l’allarme non sarà cessato. Altre prestazioni sono state spostate e gli utenti dirottati in strutture sanitarie del territorio". Un disagio, questo, che peserà specie sui dializzati, che devono sottoporsi spesso al trattamento e che ora dovranno fare qualche chilometro in più. Del resto se si arrivasse al codice arancio tutto l’ospedale sarebbe comunque evacuato e dunque si è pensato a tenere al sicuro i soggetti più necessari di attenzione. Nella giornata di ieri si sono svolte nuove prove sui sistemi acustici in dotazione ai comuni. "A Sale Marasino abbiamo fatto sapere che le sirene sarebbero suonate ma non in che orario – spiega il sindaco Marisa Zanotti – questo ci è servito per capire se le posizioni scelte sono efficaci oppure se possiamo migliorarci. Una serie di abitanti ci ha fatto sapere il livello di percezione del suono che avvisa dell’allerta". Il bilancio è stato positivo. In settimana dovrebbero arrivare i risultati di uno studio commissionato all’università di Bologna. La redazione dei piani di evacuazione, in tutti i paesi coinvolti, continua.