
Il tribunale di Bergamo
Bergamo, 20 marzo 2019- Geloso e ossessivo lo era già quando erano sposati, ma allorché lei ha deciso di lasciarlo, un cittadino romeno di 36 anni ha trasformato in un inferno la vita di una sua coetanea connazionale, non rassegnandosi alla perdita della donna dalla quale aveva avuto una figlia. Tra la metà del 2015 e i primi mesi del 2016, l’uomo ha effettuato 5.400 telefonate di minaccia di morte (compresi diversi messaggi inviati sul cellulare) nei confronti della consorte, cameriera in una pizzeria di Bergamo. Le chiamate sono state effettuate tutte dalla Romania, dove il 36enne era tornato dopo la fine della relazione. Per questi fatti la pubblica accusa ha chiesto la condanna del romeno a 1 anno di reclusione per stalking. La sentenza è in programma il 26 marzo.
Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, la donna riceveva le telefonate anche sul posto di lavoro. Quando a rispondere era il titolare della pizzeria, il marito invitava il commerciante a lasciare a casa la coetanea. «Dovete licenziarla, è una p.....», urlava, sempre dalla Romania, nella cornetta del telefono. In più di un’occasione, inoltre, l’uomo avrebbe anche chiamato la scuola frequentata dalla figlia, chiedendo, peraltro senza successo, di parlare con la ragazzina. Alla fine, stanca e impaurita dalle minacce («Ti ammazzo»; «Ti faccio fuori»; «Ti faccio sparire»), la donna ha deciso di denunciare l’ormai ex marito, che non è stato rintracciato in quanto era già fuggito in Romania e sarà quindi giudicato in contumacia.