Angelo Panzeri
Cronaca

Carlo Gilardi, spunta un altro testamento del prof: tra i beneficiari anche la sorella

Un nuovo colpo di scena, la donna è parte civile. Respinto il ricorso della pasionaria

Carlo Gilardi

Carlo Gilardi

Colpo di scena sui testamenti di Carlo Gilardi, l’ex professore ospite per quasi tre anni nella Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco e morto il 22 ottobre scorso.

Approfondisci:

Morto Carlo Gilardi, il professore-benefattore di Airuno. Una vita in aiuto degli altri (che spesso ne approfittavano)

Morto Carlo Gilardi, il professore-benefattore di Airuno. Una vita in aiuto degli altri (che spesso ne approfittavano)

Ieri – nell’udienza davanti al giudice Giulia Barazzetta – con quattro extracomunitari imputati di circonvenzione di incapace nei confronti del professor Gilardi è spuntato un altro testamento. Nella precedente udienza l’avvocato Chiara Brizzolari aveva prodotto un testamento datato 31 agosto 2020 e aperto davanti al giudice Luca Donegana a metà novembre in cui Carlo Gilardi affidava tutto il suo patrimonio all’ex badante Brahim El Mazoury dichiarando che "la sorella Giuseppina non ne aveva bisogno perché benestante".

Nell’udienza di ieri l’avvocato Caterina Casti, costituitasi parte civile per conto della sorella Giuseppina, ha prodotto un testamento del 12 novembre 2022, aperto lo scorso 16 dicembre davanti al notaio Guido Brotto che lascia una parte importante del patrimonio alla sorella Giuseppina. Un colpo di scena che ha costretto il giudice ad acquisire tutti i documenti per approfondirli e rinviare l’udienza all’8 gennaio.

Un altro colpo di scena è la conferma da parte della V sezione della Corte d’Appello di Milano della condanna a un anno e 10 mesi nei confronti di Viviana Tononi, cinquantenne, che in più occasioni aveva fatto irruzione nella camera da letto di Carlo Gilardi, all’epoca ospite della Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco. L’avvocato Chiara Brizzolari aveva presentato il ricorso in Appello, ma è stato dichiarato inammissibile perché mancava l’elezione del domicilio ai fini della notifica. Angelo Panzeri