MARIA GRAZIA LEPORATI
Cronaca

Social media e anoressia, legame da monitorare

Corpi “perfetti” e magrezza estrema: le piattaforme di comunicazione veicolano l’insorgere della malattia tra i giovani?

Un’immagine simbolica dell’anoressia: il riflesso nello specchio non mostra mai la realtà, ma solo la sofferenza interiore

Un’immagine simbolica dell’anoressia: il riflesso nello specchio non mostra mai la realtà, ma solo la sofferenza interiore

L’anoressia (o anoressia nervosa) è un disturbo alimentare che colpisce principalmente la mente delle giovani donne, ma può anche colpire il genere maschile e presentarsi anche in età precoce. È un fenomeno che fa diminuire l’appetito e fa provare disgusto rivolto al cibo. Questo disturbo consiste nel sentirsi in sovrappeso, perché si ha un’immagine distorta del proprio corpo, e implica uno stravolgimento dell’aspetto fisico della persona colpita. Gli anoressici solitamente indossano maglie molto larghe per non mostrare il loro corpo agli altri e a sé stessi.

Con questa malattia ci sono continui cambiamenti d’umore, che portano ad essere molto nervosi, fino ad arrivare alla depressione o addirittura alla morte. Le persone anoressiche hanno difficoltà a socializzare, ma soprattutto a mangiare in pubblico, per la loro ossessione per il cibo, le calorie e il peso.

L’anoressia può essere molto pericolosa, poiché tende a rovinare anche gli organi vitali, come per esempio lo stomaco, poiché non è piú abituato a mangiare, il cuore, che non è piú in grado di pompare il sangue come dovrebbe, il fegato, giacché perde il 50% di proteine cosí come i muscoli e le ossa. Inoltre la malnutrizione può portare a una carenza di vitamine e di sali minerali essenziali, con gravi conseguenze per la salute.

Questo disturbo, individuato per la prima volta già nel lontano 1689 dal medico inglese Richard Morton, oggi è influenzato anche dalle varie piattaforme digitali. Nell’era dei social media, l’immagine corporea è diventata un elemento centrale della vita di molti, soprattutto tra i giovani, e questa costante esposizione a ideali di bellezza spesso irrealistici può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale, portando ai disturbi alimentari. I social network, ampiamente diffusi tra i giovani, con la loro vasta gamma di immagini di corpi magri e “perfetti”, possono creare un ambiente “tossico” per chi è già predisposto a disturbi alimentari. La costante esposizione a queste immagini può portare ad esempio a un confronto continuo con gli altri, alimentando sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione corporea; le immagini, inoltre, spesso ritoccate e filtrate sui social media, creano standard di bellezza irraggiungibili, portando a una distorsione della percezione del proprio corpo.

Se si sospetta un caso di anoressia, per prima cosa, è molto importante discuterne subito con un adulto di fiducia, perché l’anoressia è una malattia seria da cui si può guarire, ma solo con l’aiuto di specialisti. È fondamentale, inoltre, promuovere un uso consapevole dei social e fornire supporto a chi è a rischio di disturbi alimentari, informando i giovani sui rischi della rete e sull’importanza di sviluppare un’immagine corporea positiva e promuovendo la consapevolezza sui disturbi alimentari e sui segnali di allarme; infine i genitori dovrebbero monitorare l’attività online dei propri figli e promuovere un dialogo aperto sull’immagine corporea.