
Poste Italiane infatti ha annunciato la chiusura parziale o totale di numerosi sportelli sia in città che in provincia
Un’estate a scartamento ridotto. Gli uffici postali di 33 Comuni della provincia, compreso Bergamo, nei mesi di luglio e agosto viaggeranno con il freno. Poste Italiane, infatti, ha annunciato la chiusura parziale o totale di numerosi sportelli sia in città che in provincia: alcuni resteranno chiusi una o più giornata, altri diminuiranno l’orario di apertura al pubblico. "Si tratta di una pesante riduzione del servizio postale - denuncia la Cgil -, che intaccherà le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani che preferiscono ritirare la loro pensione direttamente agli sportelli". Secondo i dati raccolti dal sindacato lavoratori della comunicazione (Slc) della Cgil di Bergamo, saranno 160 gli uffici postali coinvolti: 32 nel territorio della Filiale 1 (Bergamo, Isola bergamasca e pianura) e 128 nella Filiale 2 (valle Brembana e Seriana); complessivamente, saranno 541 le giornate di servizio in meno sul territorio. I comuni interessati sono Albino, Almè, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Alzano Lombardo, Bergamo, Brembate di Sopra, Calcinate, Calcio, Castelli Calepio, Castione della Presolana, Chiuduno, Ciserano, Cividate al Piano, Fara d’Adda, Gandino, Ghisalba, Grumello del Monte, Mapello, Osio Sopra, Palosco, Ranica, San Gervasio D’Adda, San Paolo d’Argon, S.Omobono Terme, Spirano, Sorisole, Sovere, Telgate, Terno d’Isola, Torre Boldone, Treviolo, Villa di Serio. "È una situazione che conosciamo - spiega Alessandro Esposito, della Slc Cgil -, si ripete ogni estate. In parte per il calo dell’utenza, ma che riflette soprattutto una carenza cronica di personale che l’azienda non affronta in modo strutturale". Il problema riguarda anche la consegna della corrispondenza, dove le assenze estive vengono coperte parzialmente con contratti a termine. "I lavoratori meno esperti - prosegue Esposito -spesso non conoscono il territorio e questo si ripercuote sulla qualità del servizio e sul carico di lavoro dei colleghi già in organico". Poste Italiane, dal canto suo, ribadisce che, nonostante la riduzione degli orari di apertura, l’azienda "assicura una presenza capillare e continuativa negli uffici postali, mantenendo inalterato il livello del servizio postale". M.A.