di Michele Pusterla
Nella mattina di venerdì una pattuglia dei carabinieri forestali della stazione di Valdidentro, in Alta Valtellina, impegnata nelle consuete attività di vigilanza del territorio del Parco nazionale dello Stelvio e coordinata dal comandante Giacomo Regazzoni, ha individuato, identificato e denunciato per imbrattamento di beni culturali 5 ventenni di nazionalità francese che hanno trascorso la notte campeggiando abusivamente vicino all’antica chiesa di San Giacomo di Fraele, sulle pendici dell’omonimo lago posto a poco meno di 2000 metri di quota nel territorio di Valdidentro. Durante la notte i cinque giovani hanno acceso un fuoco sulla pavimentazione della chiesa e imbrattato con scritte e sfregi le pareti medievali affrescate.
Colti sul fatto dai carabinieri forestali, i 5 giovani hanno potuto fornire solo futili giustificazioni: "Pensavamo fossero ruderi abbandonati". L’antica chiesa di San Giacomo è stata oggetto di un intervento di scavo archeologico condotto nello scorso mese di luglio dal Parco nazionale dello Stelvio con la collaborazione di Fondazione AEM-gruppo A2A e del Comune di Valdidentro e sotto la direzione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
L’intervento ha permesso di riportare alla luce parte dell’antica chiesa di San Giacomo e dell’attiguo cimitero, dopo che la stessa ha subito un crollo strutturale conseguente al primo riempimento del bacino artificiale di San Giacomo, avvenuto nel 1950. Gli scavi hanno fatto riemergere le pareti della chiesa, perfettamente affrescate. Informata dell’accaduto, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio sta valutando i danni che sono stati arrecati agli affreschi.
"Le scritte e i disegni che hanno imbrattato gli affreschi sono un fatto grave e rappresentano uno sfregio ad un bene culturale di cui il Parco ha promosso il recupero, la valorizzazione e per molti versi la riscoperta di questo insediamento storico d’alta quota – ha commentato il direttore del Parco nazionale dello Stelvio, Franco Claretti –. Mi auguro sia possibile un ripristino dello stato originale degli affreschi e che si renda conto della sua gravità chi ha compiuto questo gesto. Ringrazio i carabinieri forestali d di Valdidentro per il pronto intervento".