
Seggiove chiuse. Il sindaco:: "Compriamole"
CARONA (Bergamo)
Rabbia, delusione. Sono i sentimenti degli operatori turistici di Carona, località sciistica dell’Alta Valle Brembana, uno dei maggiori comprensori della Bergamasca che quest’anno resterà chiuso. Niente stagione invernale 2023-2024. Lo stop, eccetto che nel 2020 del Covid, non si verificava da 43 anni: allora le seggiovie inaugurate nel 1980-81 restarono chiuse per mancanza di neve. Il proprietario-gestore, la Sviluppo Monte Poieto, ha annunciato la "chiusura a tempo indeterminato e la messa in vendita in due lotti differenti delle seggiovie". Offerte sono arrivate, ma per la stagione 2023-2024 l’apertura è ormai un miraggio. Con conseguenze gravi per tutti. Non solo per Carona, ma per tutta la Valle. Le richieste di affitto sono azzerate. Chi possiede la seconda casa magari verrà, ma per meno giorni.
Insomma, a perderci saranno un po’ tutti: dalle piccole attività a chi affittava abitazioni. Carona, 250 abitanti, durante le feste natalizie arrivava a quadruplicare la popolazione, con punte di 2mila persone per il fine anno. Vista la situazione, molti hanno deciso di cambiare. Offrire alternative è difficile. Per portare gente in Val Carisole, magari per ciaspolate o per una giornata sulla neve in quota, serve la prima seggiovia. Che resterà chiusa. Uniche speranze, il pattinaggio su ghiaccio e una piccola discesa da bob. Il Comune fornirà una navetta diretta a Foppolo.
"Ma se la gente non viene, chi portiamo a Foppolo? – si chiedono gli operatori turistici – Qui a perderci siamo tutti. Carona, Foppolo e la Valle. Il comprensorio di Carisole ha senso solo se unito". Intanto il sindaco Aldo Ruffini (nella foto) propone una società mista per acquisire gli impianti di risalita.
Michele Andreucci