
Salvate il rospo bufo bufo: tutto pronto per la missione ecologica
Si rinnova anche quest’anno in Val Cavallina la tradizionale operazione per salvare le migliaia di anfibi - bufo bufo, rospi comuni simbolo di questa zona, salamandre, tritoni e rane - che, nel mese di marzo, dai boschi e dalle alture che sovrastano il lago di Endine, scendono verso l’acqua per rinnovare i riti del ciclo produttivo: un viaggio pericoloso, visto che il tragitto seguito è tagliato dalla strada provinciale 76, lungo la costa orientale, percorsa da auto e mezzi pesanti.
Per evitare una strage di questi animali, la Comunità montana dei laghi bergamaschi posa delle barriere lungo i cigli della strada, in modo che i bufo bufo non si avventurino sull’asfalto. Gli operai hanno già iniziato a installare gli schermi. I preparativi richiederanno ancora qualche giornata di lavoro, poi entreranno in azione i volontari.
Il loro compito è di raccogliere gli anfibi bloccati dalle barriere, quindi portare al lago di Endine quelli che scendono a valle per la deposizione delle uova e, in seguito, riportare nei boschi quelli che hanno concluso la fase riproduttiva. Come di consueto, l’opera di trasporto sarà accompagnata dal censimento degli esemplari soccorsi, che verranno registrati specificando il sesso, la specie e la direzione di marcia (andata e ritorno). I dati consentiranno di stabilire la consistenza della popolazione anfibia e di confrontarla con quella degli anni precedenti.
La campagna a favore dei bufo bufo si concentrerà su tre ampi settori lungo la strada, tra Monasterolo e Endine Gaiano, per alcune settimane. Le uscite dei volontari avverranno di sera, dalle 19-20 alle 23, perché gli anfibi preferiscono mettersi in marcia col buio e l’umidità. Per ognuna delle uscite sono previsti tre-quattro volontari per settore, accompagnati da un esperto.
Barriere di protezione sono state montate anche ad Almenno San Bartolomeo, sulle pendici dell’Albenza.
Michele Andreucci