Ambivere e Mapello, i sindaci si schierano contro sacerdoti No vax

Una lettera aperta ai cittadini nella quale si auspica l'immediata ritrattazione delle tesi sostenute da alcuni preti senza validi supporti scientifici

Covid, sanitari in ospedale (Ansa)

Covid, sanitari in ospedale (Ansa)

Bergamo, 29 dicembre 2021 -  "Ho avuto dal Consiglio comunale mandato pieno ad agire in tutte le direzioni. Sono comunque in fiduciosa attesa che ci sia qualche segno di ravvedimento". Sono queste le parole di Silvano Donadoni, sindaco di Ambivere, comune in provincia di Bergamo, ripercorrendo la vicenda delle posizioni no vax che sarebbero state diffuse da alcuni sacerdoti tra Ambivere e Mapello, attraverso un documento dal titolo "Covid-19: i conti non tornano". "Poiché la parrocchia di Ambivere e Mapello è unica - ha spiegato Donadoni all'Italpress -, d'accordo con il sindaco di Mapello ho predisposto una lettera aperta ai cittadini nella quale auspicavamo l'immediata e pubblica ritrattazione del testo e in particolare delle tesi sostenute che a nostro avviso turbavano, senza validi supporti scientifici, l'immaginario popolare e questo poteva avere ricadute anche gravi sulla salute pubblica. Ancora più grave se consideriamo il momento in cui ci troviamo", ha aggiunto, parlando anche di "una serie di considerazioni che erano particolarmente gravi"

"Dopo la mia presa di posizione - ha raccontato Donadoni - non ho avuto alcuna risposta da parte loro. In un incontro col parroco ho cercato di convincerlo ad ammorbidire certe affermazioni perché effettivamente avevano provocato e stanno provocando lacerazioni all'interno della nostra comunità. Ho avuto solo silenzi e soprattutto nessun atto concreto", ha affermato. Ecco, quindi, che anche il Consiglio comunale ha deciso di fare la sua parte approvando, lo scorso 20 dicembre, una mozione che "vuole deprecare e censurare l'invasione nel campo della salute pubblica di soggetti privi di specifica professionalità" ma "purtroppo dotati di autorevolezza - si legge nel testo - presso ampie fasce della popolazione". La mozione, che cita anche "parroco e sacerdoti locali" e le "recenti prese di posizione", impegna il sindaco e la giunta a contrastare la "diffusione di informazioni false o preoccupanti sulle vaccinazioni" e a segnalare "alle autorità competenti condotte che possano costituire istigazione alla violazione delle leggi e della normativa a tutela della salute e dell'ordine pubblico" e comportamenti che "fondandosi sulla credulità popolare - è spiegato nella mozione - possano creare pregiudizio alla salute e all'ordine pubblico".

Una vicenda che si inserisce in un contesto già difficile a causa dell'aumento dei contagi. "Dal punto di vista quantitativo - ha spiegato il sindaco di Ambivere -, la situazione è drammatica, con nuclei familiari interi che sono stati contagiati. È una situazione molto difficile, peggio di un anno fa. Dal punto di vista delle ricadute in termini di patologia grave - ha proseguito Donadoni, che è anche medico -, la situazione è nettamente migliorata, anche se non vorrei che ci avvicinassimo ancora ai livelli di guardia soprattutto per quanto riguarda la terapia intensiva". L

e difficoltà si registrano anche sul piano della campagna vaccinale anti-Covid. "Siamo in sofferenza", ha spiegato Donadoni. Nel comune, che conta 2.366 abitanti, al 15 dicembre avevano ricevuto la prima dose di vaccino 1.827 persone, 1.908 erano coloro ai quali era stata somministrata anche la seconda e solo 419 la terza. "Rispetto alla prima e alla seconda dose - ha evidenziato - come tempi siamo nettamente in ritardo e spero che questa differenza venga recuperata al più presto". Adesso, dunque, non resta che "capire se ci sarà una ripresa per quanto riguarda le vaccinazioni" e "quali sono gli ostacoli, oltre naturalmente - ha evidenziato Donadoni - alla stanchezza per questo periodo". Soprattutto, ha spiegato il primo cittadino o di Ambivere, si tenterà di "contrastare qualsiasi tipo di campagna anti-vaccinale che venga ulteriormente posta in essere".