MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Rotatoria della discordia. Il Consiglio di Stato dà ragione alle Terme: bloccato il cantiere

Trescore Balneario, alt fino al 28 novembre al progetto da un milione

Rotatoria della discordia. Il Consiglio di Stato dà ragione alle Terme: bloccato il cantiere

Trescore Balneario, alt fino al 28 novembre al progetto da un milione

Tutto da rifare. Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta delle Terme di Trescore di sospendere l’inizio dei lavori per la realizzazione della rotatoria progettata e finanziata dalla Provincia di Bergamo con l’obiettivo di mettere in sicurezza il traffico all’incrocio tra la strada provinciale 89 e la strada provinciale 90. L’apertura del cantiere era prevista per il 10 settembre, ma alla fine di agosto la società Terme di Trescore Spa aveva presentato appello dopo che il Tar in primo grado aveva dato ragione all’amministrazione provinciale. Il cantiere è stato pertanto "congelato", mentre i giudici amministrativi del Consiglio di Stato hanno concesso la sospensiva in attesa di approfondire il merito della vicenda nel corso di un’udienza fissata il 28 novembre.

"Siamo contenti – sottolinea il legale delle Terme di Trescore, l’avvocato Mauro Fiorona – che il Consiglio di stato abbia abbia accolto il grave pregiudizio che la costruzione della rotatoria avrebbe determinato ai danni delle Terme sia per quanto riguarda la risorsa idrica, per la quale la Terme di Trescore Spa è concessionaria, sia per quanto riguarda l’effettiva utilità di quest’opera, destinata ad essere soppiantata dalla variante alla statale 42 programmata dall’Anas".

Opposto il parere di Mauro Bonomelli, consigliere provinciale con delega alla Viabilità: "Prendiamo atto della decisione dei giudici. Rimane il rammarico per un ulteriore allungamento dei tempi di realizzazione di un’opera che riteniamo urgente e indispensabile, sostenuti in questo convincimento anche da numerosi automobilisti che ogni giorno percorrono quella strada". L’opera ricade interamente nel territorio di Trescore Balneario, ma interessa la viabilità dell’intera Val Cavallina, sia quella da e per Bergamo sia quella diretta o proveniente dal centro abitato di Zandobbio. L’incrocio attualmente è regolato da un semaforo che, nelle ore di punta, provoca la formazione di lunghe code. Per la rotatoria, la Provincia di Bergamo ha previsto di investire un milione di euro. Considerata necessaria per snellire il traffico, secondo le Terme è invece inutile.