Rito abbreviato ventidue anni dopo il delitto

Così come nell’udienza scorsa Veap Dehari, albanese, imputato per un duplice omicidio commesso il 10 ottobre 1998 a Osio Sotto, si è presentato in tribunale. Davanti al gip, Maria Luisa Mazzola, e al pm Paolo Bettini, Dehari, assistito dagli avvocati Paolo Maestroni e Filippo Dinacci, si è visto accogliere la richiesta di rito abbreviato, condizionato all’interrogatorio del presunto complice, Peter Deja, alias Almir Harun, condannato all’ergastolo, in carcere in Albania. L’interrogatorio avverrà per rogatoria, e la prossima udienza è stata fissata il 2 febbraio. Per le indagini quel duplice omicidio era un regolamento di conti legato al racket della prostituzione. Morirono Flamur e Astrid Kolaveri, fratelli albanesi di 26 e 27 anni, uccisi a colpi di pistola. Dehari è sempre stato uno dei due sospettati dai carabinieri.

Usando alcuni alias, era rientrato in patria, dove, tramite l’Interpol, è stato rintracciato e arrestato il 3 luglio 2019. Il 17 novembre successivo è avvenuta l’estradizione in Italia e il 4 settembre scorso è uscito dal carcere di Cremona per decorrenza dei termini della custodia cautelare. Ecco perché ha potuto presentarsi in via Borfuro a piede libero. Dehari era sparito subito dopo il ritrovamento dei cadaveri. In Albania avevano le sue impronte per altre vicende, così quando è stata fatta la comparazione e ha dato esito positivo, l’uomo è stato bloccato. F.D.