FEDERICA PACELLA
Cronaca

Rifugio Balicco, qui la plastica non entra

È la prima struttura che ha aderito all’iniziativa di Ersaf “Foreste di Lombardia- Acquainbrocca“: solo recipienti riutilizzabili.

di Federica Pacella

Con un cartello, Luca e Silvia hanno messo subito le cose in chiaro: ‘Think Green, Save Earth’ è il messaggio che accoglie quanti raggiungono il rifugio ‘Marco e Raimondo Balicco’, che i due ragazzi gestiscono dal 2016 su assegnazione tramite bando da parte del Cai. "Questo è il nostro approccio e non potrebbe essere diversamente – sottolineano Luca Bettoni e Silvia Maria Rossi – non possiamo dire di essere totalmente a impatto zero, ma facciamo tutto il possibile per avvicinarci". È stato naturale, quindi, scegliere sin da subito di abolire la plastica nel rifugio, circondato dalla Foresta regionale Azzaredo Casù, a 1.963 metri di quota.

E non è un caso se proprio il rifugio intitolato ai due fratelli ed ex sindaci di Mezzoldo (Raimondo è deceduto recentemente a causa del Covid), sia stato il primo ad attrezzarsi con le brocche in vetro brandizzate ‘Foreste di Lombardia - #acquainbrocca’. "Ne abbiamo ordinate 25, l’iniziativa ci è piaciuta subito – prosegue Luca – non abbiamo mai usato nulla in plastica, stoviglie, bicchieri, tazzine di caffè". Nelle brocche in vetro ci finisce l’ottima acqua di sorgente, opportunamente potabilizzata. Il rifugio Balicco fa così da apripista all’iniziativa promossa da Ersaf, ente regionale per i servizi all’agricoltura ed alle foreste, che punta a liberare dalla plastica tutti i rifugi e gli agriturismi.

Grazie all’accordo con i concessionari delle strutture che erogano pasti, saranno usate solo brocche o bottiglie di vetro col logo Foreste di Lombardia per servire acqua, vino, caffè. Alcune gestori, come Luca e Silvia, sono già ‘plastic-free’, ma il valore aggiunto dell’iniziativa è raggiungere questo risultato sistematicamente in tutte le strutture gestite. Un impegno non da poco, perché alcuni rifugi non sono raggiungibili in auto e quindi tutto va a spalla, brocche e bottiglie comprese. Spesso sono gli escursionisti stessi a chiedere la bottiglietta di plastica perché non si fidano dell’acqua e non sono provvisti di borraccia.

Ci vorrà impegno, dunque, ma si tratta di un piccolo ma significativo passo verso una gestione sempre più ‘sostenibile’ delle attività di alpeggio e di accoglienza in quota, in linea con l’impegno previsto dalla ‘Carta delle Foreste di Lombardia per una gestione sostenibile e durevole delle foreste e degli alpeggi demaniali regionali’.