
Parte delle armi è stata ritrovata nel solaio e in un cassetto di legno
Bergamo, 24 ottobre 2019 - Un piccolo arsenale, spuntato da una soffitta di un’abitazione in via Bolis, stretta e piuttosto nascosta stradina nel quartiere di Valtesse. La casa, messa recentemente in vendita, lunedì era stata passata al setaccio dagli attuali proprietari: ripulita e svuotata per far colpo sugli acquirenti. Quel giorno si erano messi al lavoro padre e figlio. A forza di sbirciare negli angoli più reconditi della casa, con grande sorpresa hanno trovato nel solaio e in un cassetto di legno un paio di vecchie pistole, qualche baionetta e, soprattutto, due di quelle che hanno tutta l’aria di essere delle bombe da mortaio prive di detonatore risalenti alla Prima o alla Seconda guerra mondiale. La casa apparteneva ai nonni, ma non è dato sapere se le armi ritrovate fossero o meno di loro proprietà. A ogni modo i familiari, dopo avere avvisato le forze dell’ordine, si sono ritrovati con l’immobile sotto sequestro cautelativo dalla divisione Pasi della Questura, in attesa dell’arrivo degli artificieri da Bolzano.
Non è la prima volta che si verificano casi simili. A Rovetta un artigiano di 52 anni collezionava residuati bellici utilizzati a mo’ di soprammobili in salotto. Gli sono costati quattro anni di condanna e una multa da 2.500 euro. A Gazzaniga, invece, un 55enne era finito nei guai per avere trasformato il sottotetto di casa in un piccolo museo della Prima guerra mondiale con diverse bombe, una delle quali piena di tre chili di polvere da sparo. I carabinieri, saliti nel sottotetto di una palazzina del centro, si erano trovati davanti due grandi espositori con elmetti, gavette, tanti oggetti di vita quotidiana del fronte, ma anche tante armi ed ordigni. Per comprenderne la pericolosità si era necessario l’intervento degli artificieri del Comando provinciale di Milano.