Bergamo, 13 dicembre 2016 - Tutti in piazza per difendere il punto nascite dell'ospedale di Piario. Nel piano predisposto dal ministero della Salute, infatti, uno dei punti nascita destinati alla chiusura è proprio quello dell'ospedale bergamasco. Gli altri sono quelli di Angera, per il quale molte mamme hanno dato vita a una partecipata mobilitazione, di Broni e di Stradella. Una trentina fra sindaci e amministratori locali della Valle Seriana hanno protestato proprio per salvaguardare il punto nascite di Piario. Con loro hanno protestato anche alcuni esponenti politici regionali. Ma non è finita qui. Sabato mattina, infatti, si svolgerà una manifestazione analoga fuori dall'ospedale. "Facciamo fronte unico: andiamo in Regione, e, se non basta, andiamo direttamente a bussare a Roma - è l'appello del sindaco di Piario, Pietro Visini -. Ci dobbiamo muovere tutti insieme e dobbiamo farlo in fretta. Non è possibile che in alcune regioni d'Italia ci siano reparti che contano non più di cento nascite all'anno che non vengono toccati mentre noi, che superiamo i 400 bimbi all'anno, siamo costretti a chiudere".
CronacaSindaci in piazza: "Non toccate il punto nascite"