"Macché patenti facili, io non ne so nulla"

Interrogatorio di garanzia per Jonathan Locatelli, titolare autoscuola indagata per patenti facili. Arrestato come presunto capo associazione a delinquere, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Procura accusa 60 indagati di facilitare ottenimento patenti con pagamenti di 2-5mila euro. Altri coinvolti ai domiciliari. Prossima udienza giovedì.

Interrogatorio di garanzia ieri per Jonathan Locatelli, il titolare 47enne dell’autoscuola Nuova Verola finita nel mirino della Procura per un giro di patenti facili. Arrestato perché ritenuto al vertice dell’associazione a delinquere, Locatelli si è avvalso della facoltà di non rispondere ma al gip ha rilasciato qualche dichiarazione spontanea: "Non sapevo nulla, mi limitavo solo a iscrivere i clienti che venivano da me". Agli inquirenti avrebbe specificato che tutti quei soldi – un milione trovato nella scuola guida a ottobre 2023 cui se n’è aggiunto un altro recuperato nelle scorse ore in vari nascondigli tra cui un tombino, i muri dell’autoscuola, un compressore, la valigia di un indagato e assegni vari – sarebbero solo frutto del suo "duro lavoro". Per la Procura il gruppo – 60 indagati – permetteva agli aspiranti conducenti, specie di Tir e bus, disposti a pagare 2-5mila euro, di ottenere la patente senza partecipare ai corsi obbligatori e di passare gli esami grazie a microcamere e microfoni. Oltre che per Locatelli, proprietario di altre due autoscuole nella Bassa e una nel Cremonese, sono scattate per Antonio Governucci, 49 anni, il presunto suggeritore ora ai domiciliari; il 79enne di Orzinuovi Annibale Gavazzoni, procacciatore di clienti, ai domiciliari; l’impiegata Marianna Nervi, con obbligo di firma. I tre compariranno davanti al gip giovedì.

B.Ras.