Presezzo, dodicenne minacciato con un coltello per il telefonino dalla banda dei baby bulli. “Non ci piace, tienilo”

Nel Comune di 4.700 anime è allarme per le scorribande di una baby gang. Le famiglie: “Temiamo per i nostri figli”

Baby gang in azione

Baby gang in azione

In balìa di un gruppo di giovani che da mesi crea scompiglio e paura in paese, dando vita a violente risse e aggredendo i coetanei per impossessarsi dei cellulari. L’ultimo episodio risale a lunedì scorso – ma è emerso solo ora grazie al passaparola tra i residenti – quando un 12enne che stava tornando a casa da scuola è stato minacciato con un coltello. Il telefonino alla fine non è nemmeno stato rubato in quanto non rispondeva alle esigenze degli aggressori. Accade a Presezzo, comune di 4.700 abitanti, dove da diverso tempo la gente ha sempre più paura.

Il sospetto delle forze dell’ordine è che ad agire siano sempre gli stessi: un gruppo di ragazzi che si diverte ad aggredire e minacciare soprattutto i coetanei. Il sindaco Paolo Alessio sta facendo il possibile per monitorare la situazione con le forze dell’ordine.

Il primo cittadino spiega che anche due settimane fa sono dovuti intervenire i carabinieri per sedare una lite scoppiata tra due gruppi di giovani passati dagli insulti alle mani, seppur senza gravi conseguenze. Protagonisti sempre gli stessi giovani, volti più o meno noti a Polizia locale e carabinieri.

Ancora prima, il 18 febbraio, era stato sottratto il telefonino a un ragazzino intento a giocare con gli amici in un parco del paese. Altri episodi sono stati segnalati negli ultimi mesi, sempre con il medesimo copione: minacce e aggressioni ai danni di adolescenti. "La voce gira da parecchio tempo – spiega un pensionato – Io per fortuna non mi sono mai imbattuto in questi gruppi di ragazzi violenti, ma alcuni amici e conoscenti mi hanno riferito che si tratta di veri e propri bulli, che non hanno rispetto per nessuno".

“Abbiamo paura per i nostri figli – sottolinea una mamma – Il timore è che possano venire aggrediti da questi coetanei violenti. L’ultimo episodio di cui sono venuta a conoscenza, quello di lunedì, mi ha fatto una certa impressione: un ragazzino di 12 anni minacciato con un coltello solo per sottrargli il cellulare. Ho subito pensato a mio figlio e a come potrei reagire io di fronte alla notizia di un’aggressione nei suoi confronti".