Poste, venduti gli ex uffici. Via al recupero

Dopo anni di abbandono, l'immobile di via Clara Maffei a Bergamo, ex uffici postali, è stato venduto con successo. Si prospetta un nuovo futuro per il palazzo, con interventi di trasformazione imminenti.

Poste, venduti gli ex uffici. Via al recupero

Dopo anni di abbandono, l'immobile di via Clara Maffei a Bergamo, ex uffici postali, è stato venduto con successo. Si prospetta un nuovo futuro per il palazzo, con interventi di trasformazione imminenti.

Finalmente qualcosa si muove. Stiamo parlando dell’immobile di via Clara Maffei al civico 9, per anni occupato dagli uffici postali. Si è concluso con successo il bando per la vendita dell’immobile, pubblicato a giugno da Europa Gestioni Immobiliari Spa del gruppo Poste Italiane: dopo oltre dieci anni di abbandono, si pensa a un nuovo futuro per il palazzo. "Ci auguriamo ora che si possa arrivare rapidamente a chiudere il passaggio di proprietà per iniziare subito un confronto con la nostra amministrazione – ha dichiarato la sindaca Elena Carnevali – e giungere così a risolvere una situazione di degrado e disagio che ha fortemente pesato sui residenti di quella zona".

Per il momento, non è stato fatto nessun nome. Ma "la possibilità di iniziare un’interlocuzione con un soggetto interessato a investire sull’immobile è sicuramente positiva", ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica, Francesco Valesini. L’intera zona, infatti, sarà interessata da interventi di trasformazione significativi nei prossimi anni, come il progetto di Porta Sud. Il palazzo si estende per circa 6.500 metri quadrati su sette piani fuori terra, ma include anche una parte interrata con accessi e scivoli che in passato venivano utilizzati da Poste italiane per i mezzi di trasporto della corrispondenza. Dispone, inoltre, di un’area scoperta di circa 1.300 metri quadrati. Nel 2010, con la cessazione definitiva delle attività postali, l’edificio è caduto in disuso provocando qualche problema di sicurezza: nel tempo è diventato ritrovo di senzatetto e sbandati, nonostante gli interventi effettuati dai proprietari, su sollecitazione del Comune. Entro la fine dell’anno si procederà quindi alla sottoscrizione del rogito per sancire la compravendita in via definitiva, seguirà un confronto con l’amministrazione comunale per il rilascio di tutte le autorizzazioni per il cantiere. F.D.