"Più difficile reinserire gli over 55"

"Più difficile reinserire gli over 55"

"Più difficile reinserire gli over 55"

Pochi incentivi alle assunzioni dei percettori di reddito di cittadinanza? Nessuna sorpresa per chi si occupa di questi temi, vis à vis con i richiedenti. "È la conferma che di tutta la platea di beneficiari del reddito di cittadinanza, pochissimi erano quelli realmente occupabili, mentre la maggior parte non era potenzialmente collocabile", commenta Rita Tagassini (nella foto), membro della segreteria organizzativa delle Acli Brescia, secondo cui il grande nodo arriverà ora, con la fine di questa misura. Dall’osservatorio bresciano, c’è la conferma che alcune fasce di popolazione sono particolarmente vulnerabili. "In particolare resta difficile il reinserimento nel mondo del lavoro degli over 55, al netto di quelli altamente specializzati. Chi non ha una professionalità, diventa incompatibile rispetto alle richieste dei datori di lavoro".

Più movimento c’è per donne e giovani, ma il tutto va inquadrato in un contesto in cui le realtà produttive hanno bisogno di personale che faticano a trovare. "Aspettative ed esigenze sono cambiate, perché la priorità è quella di recuperare personale". Non a caso, sempre dall’osservatorio Inps sui lavoratori stranieri si rileva un incremento nel 2022 (850.028 di cui 706.061 extra Ue) rispetto al pre-Covid (764.515 in Lombardia, di cui 614.068 extra Ue). "Questo aumento c’è stato nonostante l’assenza dei flussi e al netto della sanatoria del 2020 – ricorda Tagassini – segno che chi era già presente è stato assunto". Cosa diversa i redditi, rispetto ai quali persiste il gap con i lavoratori italiani. "Ciò dipende dal tipo di mansione svolta", evidenzia Tagassini. F.P.