Pesce siluro incontenibile: è il più dannoso

Si è diffuso ovunque ed è diventato un problema per la sopravvivenza degli altri pesci autoctoni

La colonizzazione è partita dai luoghi dell’iniziale immissione

La colonizzazione è partita dai luoghi dell’iniziale immissione

Se è vero che non tutte le specie alloctone sono invasive, è altrettanto vero che tra le più nocive c’è il siluro, specie rilevata più frequentemente nell’attività di campionamento della fauna ittica. Insieme a questo pesce, altri alloctoni incontrati nell’attività di campionamento sono: carassio, misgurno, lucioperca, persico trota, persico sole, trota fario atlantica, rodeo amaro, gambusia, rutilo, acerina, carassio dorato. Come sono arrivati nei fiumi e nei laghi lombardi? In alcuni casi, la colonizzazione è partita dai luoghi dell’iniziale immissione attraverso bacini e fiumi afferenti il fiume Po, da dove hanno potuto raggiungere anche il Lago di Garda, per il tramite del Fiume Mincio. Per il siluro, originario di un territorio che si estende dal fiume Reno al Kazakistan, non è escluso le immissioni di anguille potrebbero aver rappresentato inconsapevolmente il veicolo per l’arrivo di questo pesce. Di sicuro è diventato un problema per la sopravvivenza dei pesci autoctoni, tanto che la Regione ha finanziato un piano di contenimento. Si tratta, infatti, di una specie molto resistente, che può sopravvivere in acque torbide, anche inquinate, a bassa concentrazione di ossigeno. Inoltre, si adatta bene anche all’aumento delle temperature.