MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Per sfida ragazzini attraversano i binari lungo la Milano-Venezia. A Romano arriva la rete anti-tragedie

Rfi ha deciso di intervenire con una protezione in cemento e metallo per impedire ai ragazzi di attraversare il varco al passaggio dei treni

Giovani attraversano sui binari (foto di archivio)
Giovani attraversano sui binari (foto di archivio)

Romano di Lombardia (Bergamo) – La vicenda era arrivata all’attenzione delle cronache lo scorso mese di maggio, quando l’inquilino di un condominio aveva diffuso le immagini di alcuni ragazzini che - incuranti del pericolo - si sfidavano sui binari della ferrovia. Si era così scoperto che da tempo il varco in fondo alla via Caduti di Nassirya veniva utilizzato per attraversare i binari, ma anche per pericolosissime sfide: i giovani attraversavano da una parte all’altra, tra un treno e l’altro. E non sono pochi, visto che si tratta di una delle linee ferroviarie più frequentate d’Italia quale è la Milano-Venezia: circa 160 treni al giorno.

Per fronteggiare questo fenomeno in voga tra i giovanissimi, Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha deciso di installare delle recinzioni, per impedire che a Romano di Lombardia i ragazzi attraversino i binari della Milano-Venezia a piedi, mettendo a repentaglio la propria vita. I lavori per installare la recinzione in cemento e metallo sono partiti e dovrebbero terminare a breve.

L’intervento di Rfi è stato salutato con soddisfazione dai pendolari. "Era ora – commenta un viaggiatore –. La situazione era diventata pericolosa, per fortuna che non c’è scappato il morto. Questi ragazzi, per la maggior parte giovanissimi, non sanno il rischio che corrono in questi giochi stupidi. Ma come si fa ha rischiare di buttare la propria vita in questo modo?". "Li ho visti con i miei occhi anch’io – spiega un altro pendolare –. Attraversavano i binari incuranti magari dell’arrivo di un convoglio. Li ho ripresi, gridando loro di smetterla con queste sfide. Inutilmente. Mi hanno riso in faccia e qualche giorno dopo erano ancora a sfidarsi sui binari".

La stazione ferroviaria di Romano di Lombardia, tra l’altro, non è la prima volta che sale agli onori delle cronache. In passato i pendolari sono stati costretti a subire la prepotenza di alcuni senzatetto che avevano trasformato la sala d’attesa in un dormitorio. E per coloro che li disturbavano erano guai: insulti, minacce, in qualche occasione anche aggressioni. Tanto che Rfi aveva deciso di chiudere la sala d’attesa durante le ore notturne.