
Alessandra Bettoni, titolare dell’agriturismo La Freschera
Parzanica - «Abbiamo fatto tanti sacrifici per restare in un paese montano come il nostro. Non vogliamo che questa fatica sia valsa a nulla. Aiutateci". Lettera da un Paese isolato, Parzanica, 350 abitanti per i quali il tempo si è fermato 25 giorni fa, quando, per sicurezza, sono state chiuse le due provinciali che collegano il Comune ai paesi limitrofi a causa della frana di Tavernola che sta scivolando lentamente verso il lago d’Iseo. Il paese, alle spalle del monte Saresano, non è direttamente interessato dall’evento, ma sta pagando comunque un prezzo alto. L’unica via di fuga è una mulattiera, asfaltata a tempi da record, che collega Parzanica con Vigolo. "Si deve salire fino a 1000 metri e scollinare", racconta Alessandra Bettoni, titolare con la sorella Tania dell’agriturismo La Freschera. Gli abitanti hanno affidato il loro scoramento a una lettera aperta ad istituzioni e tecnici. "Per raggiungere le nostre sedi di lavoro – raccontano - facciamo viaggi avventurosi su e giù per le strade di emergenza, prive di protezioni e illuminazione".
Per i tecnici, prima di riaprire è necessario che i movimenti della frana tornino a un livello analogo alla fase di pre-allarme, un paio di millimetri al mese contro 1-2 centimetri delle ultime settimane. La frana sta rallentando, ma non ancora abbastanza. "Le poche attività presenti nel nostro Paese danno segni di sofferenza: rifornirsi di prodotti alimentari, di cibo per i tre allevamenti di cani di razza, tra l’altro senza acquirenti, è un’impresa ardua". L’agriturismo di Bettoni ha ricevuto, ad esempio, un carico di fieno da Coldiretti domenica, prima ancora 20 quintali erano arrivati come donazione dal gruppo volontari di Gorlago. Le spese, tuttavia, restano, mentre mancano turisti, residenti delle seconde case e clienti esterni che tenevano su l’economia dei due negozi, dell’unica trattoria del paese, dell’agriturismo, delle case vacanze. In grande difficoltà i pochi artigiani. "Ci hanno promesso che avrebbero messo una fermata del battello a Portirone, con un pontile di sicurezza, ma finora nulla di fatto".