Operazione anti traffico di droga tra Italia e Albania: maxi sequestro da 3 milioni di euro

Sigilli a immobili, veicoli, un peschereccio e alcune società. Le indagini sono state condotte in sinergia tra Bergamo, Brescia e Tirana

Un panetto nascosto in un veicolo

Un panetto nascosto in un veicolo

Brescia – Un maxi sequestro da oltre tre milioni di euro in Albania ha dato un colpo non indifferente a un sodalizio albanese che importava stupefacenti e poi li vendeva in tutto il territorio italiano. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia e il Servizio Centrale d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), insieme alle autorità albanesi, hanno eseguito in Albania il sequestro preventivo di cinque immobili, cinque società ditte individuali e quote societarie di un azienda operante nel settore dei carburanti, tre autoveicoli e un peschereccio il tutto per un valore di oltre 3 milioni di euro.

L’ordinanza di sequestro è stata emessa il 6 ottobre 2023 dal Tribunale Speciale di Primo Grado per la Corruzione e la Criminalità Organizzata di Tirana in accoglimento della richiesta formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Reati Gravi di Tirana, SPAK. Si tratta dell’epilogo di complesse e articolate investigazioni svolte nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (S.I.C.) sottoscritta tra la Procura della Repubblica di Bergamo e la SPAK di Tirana che aveva già portato, lo scorso 26 gennaio 2023, all’esecuzione sul territorio nazionale ed estero, a cura degli investigatori delle Fiamme Gialle, di 43 misure cautelari personali emesse simultaneamente dalle Autorità Giudiziarie italiana ed albanese, nonché al sequestro di oltre 120 chili di cocaina, 15 chili di eroina purissima, 129 chili di marijuana e 92 chili di hashish.

L’attività è frutto dell’efficace collaborazione giudiziaria instaurata tra la Procura orobica e la SPAK di Tirana, sotto l’egida di EUROJUST e con il preziosissimo supporto di EUROPOL, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e Ufficio dell’Esperto per la Sicureza in Albania, della Direzione Centrale della Polizia Criminale, del progetto unionale “Instrument for Pre-Accession Assistance” per i Paesi dei Balcani e della Direzione Centrale Servizi Antidroga, che ha permesso di svolgere investigazioni simultanee e congiunte in territorio italiano e albanese, nell’ambito di missioni internazionali ove gli investigatori dei due Paesi hanno operato.

Le accurate e articolate indagini di polizia giudiziaria svolte dal G.I.C.O.-Sezione G.O.A. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Brescia e dalla polizia albanese hanno portato a disvelare un’associazione per delinquere di matrice albanese i cui vertici, dall’Albania, per il tramite di propri uomini di fiducia, gestivano un traffico internazionale di sostanze stupefacenti destinate anche al Nord Italia, quali: cocaina, importata dall’Olanda in doppifondi elettronici appositamente ricavati sui mezzi gommati utilizzati per il trasporto; eroina pura al 90%, che veniva poi lavorata, per la successiva “distribuzione alla clientela”, in due raffinerie dell’organizzazione (sottoposte a sequestro da parte degli inquirenti) ubicate in provincia di Cremona e Milano; marijuana, i cui semi venivano importati in Italia per la coltivazione in loco in due serre (anch’esse sequestrate) create all’interno di altrettante cascine site rispettivamente in provincia di Mantova e Modena