Omicidio Gianna del Gaudio, papà mi disse: "L’ho uccisa io". Solo una sparata

Seriate: per il figlio quella di Tizzani non fu una confessione. L’ex ferroviere accusato di uxoricidio "era esasperato"

Ieri in udienza sono stati ascoltati Mario Tizzani e la sua compagna

Ieri in udienza sono stati ascoltati Mario Tizzani e la sua compagna

Seriate, 21 ottobre 2020 - Al culmine di una lite tra Antonio Tizzani e il figlio Mario, nel gennaio 2017, quest’ultimo lo aveva incalzato: "Voglio sapere chi ha ucciso mamma. Dimmi la verità". E l’ex ferroviere: "Sono stato io, mettetemi in galera. Ma bisogna dimostrare i tempi". Per Mario e la sua compagna Alessandra Manenti, entrambi ieri in aula, quell’ammissione sarebbe stato un modo per troncare la discussione da parte di Tizzani, 71 anni, unico imputato per la morte della moglie Gianna Del Gaudio, uccisa nella loro villetta nell’agosto 2016.

È un passaggio dell’udienza con cui ieri mattina è ripreso il processo per la morte dell’ex professoressa. Antonio Tizzani, assistito dall’avvocato Giovanna Agnelli, era presente in aula. Le intercettazioni telefoniche, si diceva. Ed è di queste che il pm Laura Cocucci ha chiesto più volte conto ai due. In particolare, in un’intercettazione Alessandra aveva chiesto a Mario se non fosse il caso di riferire ai carabinieri quanto aveva detto Tizzani. In aula lei ha spiegato che quelle parole "non sono una confessione. Per me quando le ha pronunciate, era esasperato".

L’imputato si era trasferito a casa di Mario e in quel periodo e litigavano spesso. "Altrimenti — ha spiegato Alessandra Manenti — sarei stata la prima ad andare a denunciarlo". Entrambi hanno anche fornito un’interpretazione di quella “sparata“: l’imputato voleva ribadire la propria estraneità dal delitto. Come a voler spiegare: ammesso e non concesso che sia stato io, come avrei potuto fare tutto in poco tempo? Disfarmi della busta delle mozzarelle con il cutter (dove è stato rintracciato il Dna dell’ex ferroviere, ndr ) e poi tornare a casa", tutto questo nell’arco di una ventina di minuti dal congedo dalla villetta di via Madonna delle Nevi di Mario e Alessandra, che erano stati lì a cena. Una serata trascorsa serenamente, fino a mezzanotte, poi il congedo.

Mario e la sua compagna arrivano a casa in pochi minuti. Si cambiano, lui apre una bottiglia di birra e poi riceve la telefona del padre: "Vieni, la mamma è a terra è caduta, è in una pozza di sangue. L’hanno ammazzata". Il figlio e la compagna ritornano alla villetta, Mario entra in casa e vede la madre a terra, piena di sangue. Poi arrivano i soccorsi, chiamati da Tizzani alle 00,40. Si è parlato anche del rapporto di coppia tra Antonio e Gianna, dove talvolta, come ha ammesso il figlio, volava anche qualche schiaffo, e lui si frapponeva tra i due. Oggi altra udienza. In aula arriverà l’altro figlio di Tizzani, Paolo, con la moglie Elena. Parlerà anche un luogotenente dei carabinieri.